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Quanto incide l’insicurezza negli investimenti?

Oggi parleremo di quanto incida l’insicurezza, a livello personale e della società in cui ci troviamo, sulla scelta e la pianificazione degli investimenti.

Qualcuno di voi si chiederà perché torno spesso sul tema della pianificazione, questo è uno dei principali punti di debolezza che hanno le famiglie e i risparmiatori italiani.

Di conseguenza cercare di cambiare, anche a piccoli passi, il modo di affrontare questo tema, è una delle priorità che ci troviamo di fronte e che si troveranno ad affrontare le nuove generazioni.

Uno dei fattori, in questo momento storico, che incide nella mente degli italiani, è l’insicurezza.

Ma da dove proviene questa insicurezza, considerando che siamo sempre stati un popolo di risparmiatori?

Le certezze, che ci siamo sempre portati appresso nel corso degli ultimi 50 anni, stanno cambiando e molte scomparendo.

Siamo un popolo che vedeva come punto di arrivo il cosiddetto “posto fisso” in determinati settori o aziende, di conseguenza il concetto dell’imprenditorialità è venuto meno.

Chi me lo fa fare di logorarmi il fegato in un’attività o professione, quando posso ottenere un lavoro con meno preoccupazioni e più sicurezze? Molti di noi sono cresciuti con questa mentalità.

Collegata anche alla complessità nel gestire un lavoro in proprio in questo paese.

Queste certezze e forme di assistenzialismo statale, ci hanno allontanato dal concetto della pianificazione. Ho l’assistenza medica, avrò la mia pensione, con la liquidazione che avrò quando andrò in pensione mi acquisto una seconda casa che potrò anche affittare per avere ulteriori entrate.
Sfido chiunque che ancora oggi non faccia ragionamenti di questo genere.

Però adesso la realtà è diversa e tutte le certezze che ho elencato, stanno cambiando.

Sta scomparendo il concetto del posto fisso, l’evoluzione e i cambiamenti nelle nostre abitudini stanno creando nuovi lavori e nuovi modi di lavorare.

Il sistema pensionistico è cambiato e cambierà ancora di più, di conseguenza ci costringe a costruirci una forma complementare per avere un’integrazione a quella che sarà la nostra pensione futura.
Per curarci, bene, dovremmo avere polizze a copertura sanitaria.
Come per il sistema pensionistico, anche quello sanitario, non può coprire quanto fatto sino adesso.

Le abitazioni, intese come forma d’investimento, non offrono più i rendimenti come in passato. Ad esclusione di poche città ed in particolari zone di pregio. Che però sono investimenti non alla portata di tutti.

Anche l’aumento dell’età demografica sta portando ulteriori preoccupazioni, si vive di più e ci domandiamo “ma sarò in grado di poter sopperire a tutte le mie necessità con il passare degli anni?”

Tutto questo genera insicurezza e incertezza, nel pianificare e investire.

Per questo motivo si risparmia, ma non investiamo.

Non siamo un popolo con una visione di lungo periodo, cerchiamo di ottenere il massimo nel breve pensando che ci sia sempre tempo per affrontare determinati problemi.

Mentalità che ci portiamo dietro per i motivi che ho citato precedentemente.

Sicuramente incide anche la cattiva gestione fatta dai nostri governati negli ultimi 50 anni, siamo tra i paesi europei con la più alta disoccupazione giovanile, insieme alla Grecia e alla Spagna.

Servono riforme strutturali importanti per poter invertire questo trend, il futuro parte sempre dai giovani.

Però, intanto, cerchiamo di migliorare questo nostro senso di insicurezza migliorando la gestione dei nostri soldi.

Molte insicurezze, per quanto riguarda il futuro, potrebbero essere risolte con un’analisi attenta delle nostre necessità.

Nella puntata che ho dedicato alle coperture assicurative, se vi ricordate, ho parlato di quanto poco affrontiamo il concetto della protezione personale, dei nostri cari e dei nostri beni.

I rendimenti certi non ci sono più, di conseguenza dobbiamo cercarli cambiando la nostra ottica.

Analizziamo i bisogni dei nostri figli o nipoti, costruendo forme di risparmio che un giorno potranno coprire i loro studi oppure i loro progetti lavorativi.

Tuteliamo la nostra salute e cerchiamo di tutelare i nostri cari in modo da garantirgli una sicurezza economica futura.

Il compito di noi addetti ai lavori, sarà sempre più quello di formare ed educare su questi argomenti.

Le necessità e i bisogni possono essere affrontati e risolti, ma dobbiamo allargare la nostra mente per vincere le nostre paure e incertezze.

Il tutto però parte da un’unica parola, pianificazione, iniziamo da qui.

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