In finanza è importante conoscere le terminologie e le metodologie, ma anche la storia dei più importanti episodi.
Oggi analizziamo il caso Enron.
Su questo argomento vi consiglio di ascoltare anche l’episodio, del podcast Crime & Comedy, “Enron – Psicopatici al Potere” uscito il 17 ottobre.
Clara Campi e Marco Champier parlano dei casi di True Crime più sorprendenti e come detto hanno analizzato anche il caso riguardante Enron.
https://open.spotify.com/episode/09rFp6o3RbuqUjgM3RB3QK?si=1f7ad9d3c8bc4228
La Enron è una società fondata nel 1985, nel 2001 venne decretata la bancarotta.
Società operante nel settore dell’energia, era cresciuta esponenzialmente raggiungendo i 120 miliardi di Dollari annui di fatturato ed essere tra le prime 10 aziende come capitalizzazione negli USA.
Ma come è stato possibile arrivare al fallimento di questo colosso che in poco più di un anno vide passare il valore delle proprie azioni da 90 Dollari a 26 centesimi di Dollaro? Ma soprattutto negli ultimi tre mesi di quotazione.
Jeffrey Skilling, Responsabile finanziario e poi CEO è da considerare come l’artefice di tutte le manovre.
Approfittando della non regolamentazione di alcuni mercati dove era più semplice aggirare i processi attraverso società di comodo e registrando a bilancio alcuni asset non a valore contabile, in questi mercati si svolgevano la parte più consistente delle operazioni di trading sul mercato dell’energia.
I valori contabili avevano una notevole differenza tra i flussi effettivi e quelli dichiarati.
Come detto, alcune società di comodo servivano per far sparire dai bilanci Enron le operazioni non trasparenti. Utilizzandole per richiedere prestiti per conto della casa madre, la Enron, in questo modo aumentava il debito ma veniva nascosto dalle scritture contabili in queste società.
I bilanci truccati nascondevano queste frodi e quella che è stata considerata come “la più grande truffa dei tempi moderni”.
Tra i colpevoli risultano anche i revisori contabili che avrebbero dovuto accorgersi, ben prima del 2001, di quello che era un castello di carta.
Fatto di bilanci tarocchi, scritture contabili fasulle e società collegate alla Enron che si trovavano in paradisi fiscali e che potevano più facilmente falsificare i bilanci.
Chi doveva controllare queste scatole cinesi sarebbe stata la società di revisione Arthur Andersen, che poi si è scoperto essere uno degli attori partecipanti.
Coinvolti anche i vertici aziendali della stessa Andersen, che la portarono alla chiusura nonostante la Corte Suprema si espresse con un “nulla di fatto” per un vizio di forma.
Non esenti da colpe, anzi coinvolte, anche molte istituzioni politiche. Enron è stato uno dei principali finanziatori delle campagne elettorali repubblicane per avere aiuti sul fronte della regolamentazione delle tariffe dell’energia.
Infatti quando scoppiò lo scandalo, si pensava che il governo sarebbe intervenuto per il salvataggio. Cosa poi non avvenuta.
Nell’autunno del 2001, un’indagine della SEC (l’organismo di controllo delle società quotate, la nostra Consob) confermò tutte quelle che erano state le irregolarità e il falso in bilancio.
Impossibilitata a risanare i debiti, la Enron dichiarò bancarotta portandosi dietro anche tutti i fondi pensione che avevano azioni e obbligazioni della società nei loro portafogli.
Jeffrey Skilling fu condannato per insider trading e false dichiarazioni a 24 anni di carcere, nel 2013 la sua pena è stata ridotta a 14 anni ed è uscito di prigione nel 2019.
Per chi vuole acquistare il libro, il cui ricavato andrà totalmente a favore dell’associazione Dravet Italia:
https://www.amazon.it/finanza-amichevole-Semplificare-concetto-renderlo/dp/B08DSSZHS9/
Opera solo su azioni con una buona dinamica di prezzo, stai lontano da quelle che si muovono lentamente.
William Gann