Più che parlare di un argomento specifico, cercherò di analizzare la nostra propensione per gli investimenti.
Siamo investitori che inseguono il “tasso” oppure seguiamo le indicazioni del nostro consulente finanziario o della persona che gestisce i nostri investimenti?
La risposta, apparentemente semplice, nasconde quello che è il nostro concetto e i nostri obiettivi d’investimento.
Quanto siamo ancorati al concetto del rendimento certo e sicuro.
La mia domanda non deve essere considerata provocatoria, ma deve farci ragionare sempre sul tema della pianificazione.
Oggi più di ieri, il concetto di tasso e rendimento certo non esiste più e spesso quando sentiamo parlare di rendimenti certi e tassi sui conti deposito, perdiamo di vista il concetto reale.
Faccio un esempio pratico, un conto deposito che garantisce un tasso certo dell’1,5% per i primi sei mesi.
Sto prendendo un valore a caso, non voglio puntare il dito verso nessuno, ma voglio semplicemente spiegare il concetto e farvi analizzare la vostra propensione.
In questa situazione di tassi d’interesse negativi verrebbe da dire che è un’ottima offerta, ma abbiamo calcolato quanto è il reale ritorno economico da questo investimento per avere un ritorno accettabile?
Effettuando un investimento di 10.000€, ottengo un ritorno di 55,50€ per 6 mesi. Ricordiamoci che quel tasso è per sei mesi, ma su base annua.
Quindi, dopo i primi 6 mesi devo comunque affrontare il problema su come investire i miei risparmi.
Se sono un cacciatore di tasso, andrò sempre alla ricerca di qualche altra “offerta” e probabilmente diventerò un nomade del tasso. Permettetemi questa metafora. (sorridi).
Ma se non abbiamo la necessità di utilizzare questa liquidità entro poco tempo, siamo proprio sicuri che questi siano investimenti corretti, in una situazione di tassi d’interesse così bassi?
Una pianificazione e programmazione ci potrebbe portare maggiori benefici?
Non voglio essere di parte, altrimenti vi aspetterete una risposta scontata.
Le mie domande sono solo finalizzate a far capire ad ognuno di noi su quello che vogliamo e se è quello che realmente ci aspettiamo.
Si è liberi di fare e decidere di impostare i propri investimenti in qualsiasi modo, l’importante è sempre approfondire ed essere coscienti di quello che facciamo.
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Tra l’avarizia e la prodigalità sta l’economia, ed è questa una virtù che l’uomo onesto deve praticare.
Paolo Mantegazza, Il bene e il male, 1856