Torno sul tema delle obbligazioni, perché in un’epoca di tassi negativi in molti non conoscono l’effetto della variazione dei tassi, sul prezzo stesso dell’obbligazione.
Per chi necessita di delucidazioni sulle obbligazioni può tornare agli episodi sui Titoli di Stato e sulle obbligazioni societarie di dicembre 2018.
La variazione del prezzo di un’obbligazione è inversamente proporzionale alla variazione dei tassi d’interesse, sei i tassi aumentano il prezzo scende, se i tassi scendono il prezzo aumentano.
Cerchiamo di capire bene questo meccanismo in modo pratico, è chiaro che il prezzo di un’obbligazione varia maggiormente anche in base alla solvibilità dell’emittente, cioè di colui che è garante del rimborso del titolo, per questo motivo è importante valutare il rating della società, più è sicura e minore sarà il rendimento dell’obbligazione o del Titolo di Stato.
Il prezzo varia durante tutta la durata di vita del titolo, non rimane fisso, in quanto subisce le variazioni dell’andamento dei tassi e della solidità della società o stato che lo ha emesso.
In base a questo, incide sul prezzo la cedola (se a tasso fisso oppure variabile) e anche quanto tempo rimane alla scadenza per il rimborso. Che solitamente è uguale al prezzo di emissione.
Se acquisto un’obbligazione all’emissione al prezzo di 100 e la mantengo sino alla scadenza, non avrò variazioni sul prezzo, ma se dovrò venderla prima della scadenza, in base alle condizioni del mercato in quel momento potrei avere una penalizzazione oppure un apprezzo superiore.
Questo concetto deve essere chiaro, perché molte persone credono che si possa vendere un titolo obbligazionario in qualsiasi momento senza nessuna penalizzazione.
Ricolleghiamoci alla variazione del prezzo in funzione dei tassi, perché si muovono in maniera inversa?
Facciamo un esempio pratico:
Obbligazione tasso fisso 1,35%, scadenza 10 anni, prezzo 100,10. Se i tassi salgono, aumenterà la cedola d’interesse per le nuove emissioni, conseguentemente saranno meno appetibili i titoli già emessi avendo cedole più basse. Conseguentemente il prezzo di quest’ultimi scenderà, viceversa se i tassi d’interesse scendono e le nuove emissioni avranno un tasso più basso.
Sulle obbligazioni a tasso variabile, l’incidenza maggiore sarà sugli interessi della cedola, che aumenterà o diminuirà direttamente in funzione della variazione dei tassi.
Di seguito una tabella riepilogativa sulla variazione del prezzo in funzione dei tassi d’interesse e quando incide sulle varie scadenze dei BTP:
Variazione dei tassi | 2 anni | 5 anni | 10 anni | 30 anni |
0,10% | 0,20% | 0,50% | 0,90% | 1,90% |
0,25% | 0,50% | 1,20% | 2,30% | 4,80% |
0,50% | 0,90% | 2,40% | 4,50% | 9,50% |
0,75% | 1,40% | 3,60% | 6,80% | 14,30% |
1,00% | 1,80% | 4,80% | 9,10% | 19,10% |
Ho voluto fare questa precisazione per chiarire questo concetto, non molto chiaro per tutti.
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Nel breve periodo il mercato è una macchina per il voto, ma nel lungo periodo è una macchina per la pesatura.
Benjamin Graham