Nel processo in atto, per quanto riguarda il futuro e su quelli che sono e saranno i settori trainanti, rientrano quelli della tecnologia applicata ai processi così detti disruptive. Cioè dirompenti.
Intelligenza artificiale, robotica, cloud, internet delle cose, automazione e realtà virtuale, tecnologie dirompenti applicate alla sanità, ai beni di consumo, ai servizi finanziari, all’industria, all’energia e alla tecnologia stessa.
Entriamo nel merito di spiegare cosa sono questi processi:
Intelligenza artificiale, permette far replicare ad una macchina le capacità di un essere umano, apprendere, pianificare e ragionare. Avvicinarsi il più possibile alle capacità umane.
Il sistema che utilizza l’IA analizzando i dati raccolti e processandoli, cerca la risoluzione del problema in maniera autonoma in base al quesito che è stato posto.
Gli esempi pratici di dove troviamo applica l’IA sono: gli assistenti virtuali, i motori di ricerca, i sistemi di riconoscimento facciali e vocali, software di analisi.
I risponditori automatici dei call center oppure i così detti chatbot sul web, che rispondono autonomamente alle domande che gli vengono poste.
Di conseguenza l’utilizzo dell’IA viene applicata alla robotica, per lo sviluppo dei comandi e delle attività svolte dai robot.
Il Cloud, che tradotto significa nuvola. Praticamente la possibilità di avere i dati a disposizione in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo mi trovi, tramite Internet, con il computer, lo smartphone o con un altro device. Sia che mi trovi a casa, piuttosto che in ufficio.
Utilizzando un motore di ricerca, un social oppure la nostra posta elettronica, in quel momento stiamo utilizzando un cloud.
Fruire di applicazioni e servizi utilizzando Internet, a basso costo, dando la possibilità a alle aziende la possibilità di avere accesso a dati e servizi per la loro attività quotidiana. Cosa che poi si è tradotta in un vantaggio anche a livello privato.
Con Internet delle cose, vengono rappresentati quegli oggetti della nostra vita quotidiana, che interconnessi tra loro hanno modo di scambiare informazioni, raccoglierle e infine elaborarle.
Le nuove case intelligenti (gestione di tutti i parametri dell’abitazione), le città interconnesse (comunicazione tra le auto e le infrastrutture), in agricoltura (per migliorare la qualità dei prodotti monitorando i parametri climatici per ridurre le risorse da utilizzare e l’impatto ambientale).
Tutte queste applicazioni servono per ottimizzare e sviluppare i processi di automazione.
Infine arriviamo alla realtà virtuale, che possiamo definirla come un processo che simula in tutto e per tutto la vera realtà. Non rendendoci conto delle differenze.
L’applicazione della realtà virtuale può essere utilizzata:
· Nell’architettura, nella progettazione degli edifici e simulando la casa finita e arredata per poter verificare come sarà il risultato finale;
· Nella medicina, permettendo si simulare interventi chirurgici, nella riabilitazione, simulando qualsiasi processo sul paziente per poi riportarlo nella realtà;
· Nella moda, verificando il processo finito e indossare un abito in base alle nostre misure, ancor prima che sia prodotto per verificare le eventuali imperfezioni e aggiustamenti da fare.
Questi sono solo alcuni esempi.
Siamo di fronte a un cambiamento radicale dell’innovazione tecnologica e digitale, cambiamento che ha portato nuove aziende a diventare colossi mondiali e che hanno sovrastato aziende che sono state leader dei mercati negli ultimi 30 anni. Rendendolo obsolete rispetto al cambiamento in atto.
Tutto questo sta portando allo stravolgimento in tutti i settori che riguardano il nostro quotidiano, determinando importanti opportunità d’investimento in questi settori.
Proviamo a pensare quanto sono cambiate e cambieranno le nostre abitudini e stili di vita, quello che vedevamo nei film di fantascienza qualche decennio fa, sta diventando realtà.
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André Kostolany