In questi ultimi anni si sta parlando molto di energie alternative per quanto riguarda la mobilità, come l’utilizzo dell’energia elettrica, ma anche per la quotidianità. Fra di esse una risorsa in ascesa, benché più costosa, è l’idrogeno.
Si tratta di una risorsa naturale che ha il potenziale di diventare un importante vettore energetico per la transizione verso una società a zero emissioni. È una fonte di energia pulita e versatile che può essere utilizzata per alimentare vari settori, tra cui la produzione di energia elettrica, l’industria, i trasporti e il riscaldamento.
Soprattutto gli sviluppi nella tecnologia delle celle a combustibile hanno reso l’idrogeno una scelta energetica sempre più viabile. Queste celle trasformano l‘idrogeno e l’ossigeno in acqua, producendo elettricità nel processo. Le auto a idrogeno, i droni, i treni e persino alcune navi stanno ora sfruttando questa tecnologia.
Infatti la produzione di idrogeno verde, ovvero idrogeno prodotto attraverso processi a basse emissioni di carbonio, è fondamentale per il suo futuro come energia sostenibile. Alcuni metodi includono l’elettrolisi dell’acqua alimentata da fonti rinnovabili come il solare e l’eolico.
Abbiamo un crescente interesse, sia da parte dei governi che delle imprese, tanto che in Italia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede un investimento di 3,64 miliardi di euro per lo sviluppo di questo aspetto.
L’idrogeno è usato anche nel piano per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, in quanto si tratta di una fonte di energia pulita che può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra. Può essere utilizzato per soddisfare la crescente domanda di energia, in particolare nei settori dove è difficile decarbonizzare, come i trasporti e l’industria grazie ai progressi significativi nelle tecnologie per la produzione, lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno registrati negli ultimi anni.
Questi fattori stanno contribuendo a creare un mercato in forte crescita. Secondo le stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, la domanda mondiale di idrogeno potrebbe raggiungere i 900 milioni di tonnellate entro il 2050.
Per quanto concerne potenziali investimenti collegati all’idrogeno, l’aumento della sua domanda sta creando nuove opportunità attraverso una serie di strumenti, tra cui:
– Azioni di società che operano nel settore. Includono produttori, fornitori di tecnologie collegate e aziende che utilizzano l’idrogeno nei loro prodotti o servizi.
– Fondi comuni di investimento specializzati. Investono in un portafoglio diversificato di società che operano in questo settore.
– ETF. Strumenti finanziari che replicano un indice di mercato, in questo caso, composto da azioni di società che operano nel settore.
Gli investimenti sono associati a un certo grado di rischio, ma offrono anche il potenziale di rendimenti elevati. Gli investitori devono valutare attentamente questi fattori di rischio.
I principali fattori che dovrebbero guidare la crescita degli investimenti sono:
L’aumento della domanda di energia pulita.
I progressi tecnologici.
Il sostegno dei governi.
Secondo i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, gli investimenti globali hanno raggiunto i 28 miliardi di dollari nel 2022. Con un aumento del 25% rispetto all’anno prima.
I principali paesi che in questi anni stanno investendo maggiormente sono:
Cina: 11,5 miliardi di dollari
Giappone: 5,5 miliardi di dollari
Europa: 5 miliardi di dollari
Anche guardando solamente l’Italia, gli investimenti hanno raggiunto il 1,5 miliardi di euro nel 2022.
Si prevede che questa crescita continuerà nei prossimi anni, tanto che l’Agenzia Internazionale dell’Energia stima il potenziale raggiungimento di 500 miliardi di dollari di investimenti entro il 2030.
Questo gas è una risorsa naturale con un grande potenziale per la transizione verso una società a zero emissioni e l’aumento della sua domanda sta creando nuove opportunità di investimento. Però è sempre necessario fare attente valutazioni prima di investire, anche trattandosi di un’opportunità interessante per chi è disposto a assumersi un certo grado di rischio.
La sua crescente rilevanza nel panorama energetico mondiale lo rende un settore da non sottovalutare, mantenendo le dovute attenzioni. L’idrogeno ha il numero 1 nella tavola periodica, potrebbe diventare la fonte numero 1 di energia, molti stati vogliono investire e stanno investendo in esso, rendendolo sia un potenziale alleato per l’ambiente che un investimento da tenere d’occhio.
Personalmente credo che questa sia la vera fonte di energia pulita del futuro, soprattutto nella mobilità, e ritengo che la forte spinta verso le auto elettriche sia in buona parte legata più a interessi economici e meno quelli legati alla sostenibilità.
Non scordiamoci che per ricaricare i mezzi elettrici, ancora vengono utilizzate per buona parte centrali alimentate con i combustibili fossili.
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Penso che un giorno l’acqua sarà usata come combustibile e che idrogeno e ossigeno, separati o uniti, garantiranno una fonte inesauribile di energia che il carbone non può fornire.
Jules Vergne