Sentiamo spesso parlare del PNRR, cioè il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Sfruttando quelle che sono le disposizioni del Next Generation EU, stabilite dall’Unione Europea, possiamo definirlo come lo strumento per permettere al nostro paese di rendere l’economia italiana maggiormente dinamica e competitiva.
Attraverso sei missioni che riguardano:
- Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo;
- Rivoluzione verde e transizione ecologica;
- Infrastrutture per creare una mobilità sostenibile;
- Istruzione e ricerca;
- Coesione e inclusione;
- Salute.
Entriamo nel dettaglio.
Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo.
Questa missione ha come obiettivo, incentivare il rilancio della produttività e competitività del Paese, dove verranno indirizzati la maggior parte degli investimenti.
Trasformare e digitalizzare tutta la Pubblica Amministrazione, rendere maggiormente fruibili tutti i servizi a favore dei cittadini.
Oltre all’innovazione del sistema produttivo per la trasformazione e la copertura di sistemi a banda larga in tutto il paese, per migliorare la competitività delle piccole e medie imprese.
Un vero rilancio della cultura e del turismo, settori trainanti per il nostro PIL.
Rivoluzione verde e transizione ecologica.
Dare la svolta per quanto riguarda la transizione ecologica e gli impatti sul nostro ambiente, sostenendo l’ecosistema attraverso la gestione dei rifiuti, la filiera alimentare, la decarbonizzazione con l’utilizzo delle fonti rinnovabili, sviluppare definitivamente il fotovoltaico e l’applicazione della tecnologia al servizio dell’ambiente per monitorare e prevedere gli effetti dei cambiamenti climatici.
Infrastrutture per creare una mobilità sostenibile.
Trasformare tutto il sistema delle infrastrutture, che sia sostenibile ed efficiente, completare lo sviluppo del sistema ferroviario sia quello ad alta velocita, che regionale.
La modernizzazione e digitalizzazione dei sistemi portuali e aeroportuali e la messa in sicurezza di ponti e viadotti.
Istruzione e ricerca.
Il potenziamento e il rinnovamento del sistema scolastico e accademico, dalle scuole primarie sino all’università.
L’aggiornamento dell’istruzione, rimasto per troppo tempo inadeguato con il passare degli anni.
Il miglioramento del tasso d’istruzione e della differenza tra Nord e Sud, il miglioramento dell’offerta formativa e creare una vera sinergia tra scuola e mondo del lavoro che purtroppo è troppo scollegata.
Passando anche con l’adeguamento e l’aggiornamento formativo del corpo insegnante.
Coesione e inclusione.
Migliorare le discriminazioni di ogni genere, il divario tra Nord e Sud, politiche sociali che siano veramente a sostegno delle famiglie più bisognose, il sostegno all’occupazione.
Potenziamento del mercato del lavoro e professionale, favorire la parità di genere, promuovere azioni di inclusione per le persone che sono emarginate, integrazione sociale anche attraverso lo sport e lo sviluppo di aree per la coesione a livello territoriale per incentivare l’economia.
Salute.
Risolvere le criticità e le disparità, a livello territoriale, del Sistema Sanitario Locale per migliorare e rafforzare le prestazioni ospedaliere.
Lo sviluppo della telemedicina e l’integrazione con i servizi per ottimizzare l’assistenza a domicilio.
La tecnologia al servizio della salute, per il rinnovamento strutturale e il potenziamento del capitale umano.
Quindi tutti progetti per dare una svolta definitiva al nostro paese, ricostruirlo e renderlo più efficiente e competitivo.
Sicuramente l’aggiornamento di mentalità ed efficienza dovrà essere fatto soprattutto dai nostri politici, tutto ciò è in mano a loro.
Questa si spera sia la svolta oppure la definitiva colonizzazione economica del nostro paese.
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La mia preoccupazione principale riguarda l’ordine mondiale.
George Soros