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Ebbene sì, siamo arrivati a 100.

Quando ho iniziato questo progetto, due anni fa, pensavo a come sarebbe stato arrivare al 100mo episodio e come si sarebbe svolto il processo di avvicinamento a questo traguardo. Ma soprattutto se sarei riuscito nell’essere costante.

Ripercorriamo il perché nasce il progetto “La finanza amichevole”, gli obiettivi che mi ero posto, quello che credo di aver ottenuto e quello che vorrei ancora raggiungere.

  • Il progetto nasce per rendere i concetti della finanza accessibili e di facile comprensione per tutti, partendo dalle basi e mantenendo l’obiettivo di non fami prendere la mano da troppi tecnicismi che rendono questo mondo di difficile comprensione.
    Credo di esserci riuscito, anche se dobbiamo sempre migliorare per poter avvicinare a questo mondo tutte le persone.
  • Creare il libro con il riassunto di tutte le puntate non era nei piani inziali e riuscirci è stata una grande soddisfazione, anche perché il ricavato è devoluto interamente a favore dell’associazione Dravet Italia Onlus e aiutare gli altri è una delle più belle cose che un essere umano possa fare. Ti fa sentire in pace con te stesso e con il mondo che ti circonda.
  • La cosa che mi piacerebbe raggiungere è creare una sorta di comunità con i giovani e per i giovani, in modo da poterli aiutare e affiancare nel loro percorso per raggiungere un’ottima conoscenza del mondo della finanza.

Spesso mi è stato chiesto perché ho chiamato questo progetto “La finanza amichevole”. Pensare che la finanza sia amichevole è sembrata quasi una provocazione per qualcuno.

Il concetto esatto e l’obiettivo che voglio raggiungere, è stato espresso nella prefazione del libro, da Luca Iandimarino:

“Associare al termine “finanza” l’aggettivo “amichevole”, è esattamente come creare un paradosso apparente.
L’abbinamento di due termini in apparenza del tutto estranei apre al lettore la possibilità di navigare tra definizioni, argomenti e concetti evoluti di finanza in modo semplice, leggero, ma sempre con l’intento di coinvolgere il lettore in un percorso che gli consentirà di affrontare con maggior sicurezza tematiche di primario interesse per sé e per la sua famiglia.
La parola amichevole, come definizione è quella di una figura propria di un amico, di un qualcosa di affidabile, cordiale, disponibile.
La volontà di fare esattamente quanto questo aggettivo ha nel suo DNA. Il libro ha quindi l’intento molto chiaro di fare cultura trasversale, di avvicinare gli investitori alla conoscenza del percorso da intraprendere e non solo alla condivisione dell’obiettivo. Come nelle principali discipline, la conoscenza prima dell’azione è fondamentale non solo per il raggiungimento del risultato ma anche, e soprattutto, per la qualità del risultato.”

In molti episodi ho cercato di trasmettere un concetto fondamentale, la pianificazione.
L’enciclopedia Treccani riporta il verbo pianificare come: “Regolare, organizzare, progettare secondo un piano, programmare situazioni, avvenimenti, esperienze”.

Pianificando gli obiettivi e gli argomenti sono riuscito ad arrivare a questo traguardo, ognuno di voi pianifichi il proprio obiettivo finanziario e senza dubbio lo raggiungerete.

Un grazie di cuore a tutte le persone che mi seguono e a quelle che mi hanno permesso di arrivare sino a qui.
Il prossimo traguardo? Arrivare a 1.000.

Per chi vuole acquistare il libro:
https://www.amazon.it/finanza-amichevole-Semplificare-concetto-renderlo/dp/B08DSSZHS9/

Potete iscrivervi anche al mio canale Telegramhttps://t.me/FinanzaAmichevole

Se alla Borsa si guarda come a una istituzione la cui funzione sociale appropriata è orientare i nuovi investimenti verso i canali più profittevoli in termini di rendimenti futuri, il successo conquistato da Wall Street non può proprio essere vantato tra gli straordinari trionfi di un capitalismo del lasciate fare. Il che non dovrebbe meravigliare, se ho ragione quando sostengo che i migliori cervelli di Wall Street sono in verità orientati a tutt’altri obiettivi.
John Maynard Keynes

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