Il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha deciso di emettere, per la prima volta, un green bond. Cioè un titolo di Stato dedicato a rifinanziare oppure a finanziare nuovi obiettivi ambientali legati alla sostenibilità.
Riguardanti uno o più di questi settori “green”: Fonti rinnovabili elettriche e termiche, Efficienza energetica, Trasporti, Prevenzione e controllo dell’inquinamento e economia circolare, Tutela dell’ambiente e della diversità biologica, Ricerca.
La missione è quella di sostenere una parte gli obiettivi di sviluppo sostenibile di quella che è l’agenda ONU da qui al 2030.
Ricordiamo quali sono i 17 obiettivi:
1. Povertà zero;
2. Fame zero;
3. Salute e benessere;
4. Istruzione di qualità;
5. Uguaglianza di genere;
6. Acqua pulita e igiene;
7. Energia pulita e accessibile;
8. Lavoro dignitoso e crescita economica;
9. Industria, innovazione e infrastrutture;
10. Ridurre le disuguaglianze;
11. Città e comunità sostenibili;
12. Consumo e produzione responsabili;
13. Agire per il clima;
14. La vita sott’acqua;
15. La vita sulla terra;
16. Pace, giustizia e istituzioni forti;
17. Partnership per gli obiettivi.
Questa emissione sarà rivolta esclusivamente a investitori istituzionali (banche, assicurazioni, fondi pensione, fondi comuni d’investimento oppure enti pubblici).
L’emissione è stata di 8,5 miliardi di euro (la domanda è stata superiore agli 80 miliardi), i risparmiatori, potranno acquistare il titolo di Stato soltanto dopo l’emissione, che come detto è stata soltanto per gli investitori istituzionali.
Il tasso di rendimento è di circa 1,5% annuo con scadenza 30 aprile 2045, quindi un rendimento superiore di 0,12% rispetto al Btp con scadenza 2041.
Strumento di finanza sostenibile rivolto alla transizione ecologica di tutti i processi ambientali, in un mercato che sarà sempre più indirizzato a finanziare il mondo “green”.
Per chi vuole acquistare il libro, il cui ricavato andrà totalmente a favore dell’associazione Dravet Italia:
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Tra le attività umane a me note, non ve n’è una verso cui la gente abbia un approccio più irrazionale della Borsa.
Nicolas Darvas