Continuando i segmenti riguardanti gli investimenti. Questa settimana parliamo dei mercati privati, o Private Markets.
Sono segmenti del mercato finanziario in cui gli investimenti sono effettuati in asset non quotati in borsa. A differenza dei mercati pubblici, dove azioni e obbligazioni sono scambiate su borse regolamentate, questi coinvolgono transazioni private tra investitori istituzionali, fondi specializzati e aziende. In questa categoria rientrano asset come il Private Equity, il settore immobiliare privato e le infrastrutture.
Questi mercati hanno acquisito crescente rilevanza negli ultimi anni, offrendo agli investitori opportunità di diversificazione, rendimenti più elevati rispetto ai mercati pubblici e un controllo più diretto sulle società investite. Tuttavia, comportano anche rischi maggiori, una minore liquidità e orizzonti di investimento più lunghi.
I Private Markets si suddividono in diverse categorie di asset, ognuna con caratteristiche e meccanismi specifici. Ecco una panoramica delle principali componenti:
- Private Equity: l’acquisto di partecipazioni in aziende non quotate, con l’obiettivo di migliorarne la performance e successivamente vendere la partecipazione con un profitto. Gli investitori, spesso fondi specializzati, collaborano con i dirigenti delle aziende per aumentare l’efficienza operativa e finanziaria.
- Venture Capital: investimenti in startup e aziende emergenti con alto potenziale di crescita, fondamentali per finanziare l’innovazione tecnologica e settori in rapida evoluzione. I guadagni possono essere elevati, ma anche il rischio di fallimento è significativo.
- Private Debt: include prestiti non bancari concessi a società private, spesso utilizzati per finanziare operazioni di acquisizione, ristrutturazione aziendale o espansione. Gli investitori beneficiano solitamente di rendimenti più alti rispetto al debito pubblico, ma con un rischio di credito maggiore.
- Real Estate Privato: tratta di proprietà non quotate, come edifici commerciali, residenziali o industriali. Questo settore offre rendimenti stabili attraverso affitti e rivalutazione del capitale nel lungo termine.
- Infrastrutture: progetti come strade, aeroporti, centrali elettriche e sistemi idrici. Questi investimenti sono spesso di lungo termine e forniscono flussi di cassa prevedibili.
Questi investimenti sono tradizionalmente riservati a investitori qualificati e istituzionali, come fondi pensione, fondi sovrani, compagnie assicurative e individui con un elevato patrimonio netto, in quanto sono in grado di sostenere i rischi e i lunghi orizzonti di investimento richiesti.
Negli ultimi anni, con l’espansione delle piattaforme di investimento e la democratizzazione della finanza, anche alcuni investitori minori hanno avuto accesso limitato a questi mercati tramite fondi diversificati o veicoli di investimento collettivi.
I vantaggi per gli investitori includono:
- Diversificazione del portafoglio: i Private Markets hanno una bassa correlazione con i mercati pubblici, contribuendo a ridurre il rischio complessivo.
- Rendimenti più elevati: come sopracitato, potenziale di ritorno superiore rispetto ai mercati quotati. Ma anche rischi di perdita maggiori.
- Controllo attivo: maggiore influenza sulle strategie aziendali delle società investite.
Ecco alcune statistiche chiave su questi mercati:
Secondo un rapporto di McKinsey & Company, nel 2023 il valore totale degli asset nei Private Markets ha superato i 12 trilioni di dollari, rispetto ai circa 5 del 2012. Questa crescita è stata guidata soprattutto dal Private Equity e dal Venture Capital.
Nel 2022, gli asset gestiti dai fondi di Private Equity hanno raggiunto i 7,5 trilioni di dollari con un tasso di crescita annuale composto del 9% negli ultimi dieci anni.
Nello stesso anno, i fondi di Venture Capital hanno investito circa 445 miliardi di dollari a livello globale, con la maggior parte dei fondi destinata a settori come tecnologia, biotech e intelligenza artificiale.
Gli asset nel Private Debt hanno superato i 1,5 trilioni di dollari nel 2023, con una crescita del 13% annuo dal 2015.
Il futuro dei Private Markets è segnato da diverse tendenze e sviluppi chiave:
- Tecnologia e Digitalizzazione: l’uso della tecnologia blockchain per tokenizzare asset privati sta rendendo più accessibili e liquidi gli investimenti nei Private Markets, con piattaforme digitali che facilitano l’accesso a una platea più ampia di investitori.
- Sostenibilità e ESG: gli investitori stanno sempre più integrando criteri ESG nelle decisioni di investimento. I fondi di Private Equity e Venture Capital stanno spingendo le aziende verso pratiche sostenibili.
- Crescente Accessibilità: nuovi veicoli di investimento, come i fondi chiusi e gli ETF specializzati, stanno permettendo anche agli investitori al dettaglio di accedere a questi mercati.
- Mercati Emergenti: una rapida crescita di questi mercati in regioni come l’Asia-Pacifico e l’America Latina, offrendo nuove opportunità di investimento.
- Focus sull’Innovazione: settori come la biotecnologia, l’intelligenza artificiale e le energie rinnovabili sono al centro dell’attenzione degli investitori.
I Private Markets rappresentano oggigiorno una parte fondamentale dell’ecosistema finanziario globale, offrendo rendimenti potenzialmente superiori e opportunità di diversificazione. Sebbene riservati principalmente a investitori istituzionali e qualificati, l’innovazione tecnologica e nuovi strumenti di investimento stanno ampliando l’accessibilità a un pubblico più vasto.
Con la crescita continua e l’integrazione dei criteri ESG, questi mercati potrebbero giocare un ruolo sempre più importante nei portafogli degli investitori nei prossimi anni.
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La citazione di oggi è la seguente:
Il denaro è come il letame, che non è buono se non è sparso.
Sir Francis Bacon