Ford: un secolo di innovazione, sfide e vittorie leggendarie

La storia della Ford Motor Company è una delle più affascinanti e influenti della storia industriale mondiale, un racconto che tuttora va avanti.

Fondata il 16 giugno 1903 a Dearborn, Michigan, da un visionario di nome Henry Ford, l’azienda nacque con una missione audace: costruire automobili affidabili e accessibili alla maggior parte della popolazione.

Henry Ford, nato nel 1863 in una fattoria del Michigan, dimostrò fin da giovane una straordinaria passione per la meccanica. Dopo varie esperienze lavorative, comprese collaborazioni con l’industria delle locomotive, decise di realizzare il sogno di creare un mezzo di trasporto personale economico e alla portata di tutti. Nel 1908, questo sogno si concretizzò con il lancio della leggendaria Ford Model T.

La Ford Model T, soprannominata affettuosamente la “Tin Lizzie”, un’espressione diventata quasi universale negli Stati Uniti per le auto a basso costo, divenne rapidamente il veicolo del popolo. Ma il vero capolavoro di Ford fu l’introduzione della catena di montaggio nel 1913.

Prima di questa innovazione, le auto venivano assemblate pezzo per pezzo in modo artigianale, richiedendo giorni di lavoro. Con la catena di montaggio, il tempo necessario per assemblare una Model T scese da 12 ore a circa 90 minuti.

Grazie a questa innovazione, il prezzo della Model T scese drasticamente: dai 850 dollari del 1908 ai 260 dollari del 1925. Questo rese possibile per milioni di famiglie americane acquistare un’automobile, trasformando radicalmente la società e l’economia.

Fino al 1927 Ford produsse oltre 15 milioni di Model T, un record che rimase imbattuto fino al lancio del Maggiolino Volkswagen negli anni ’70.

Oltre alle innovazioni industriali, Henry Ford fu un pioniere anche nel miglioramento delle condizioni dei lavoratori. Nel 1914, introdusse la famosa paga giornaliera di 5 dollari, più del doppio della media dell’epoca, e ridusse la giornata lavorativa a 8 ore. Questo non solo migliorò la vita dei suoi dipendenti, ma contribuì a creare una classe media capace di acquistare le stesse automobili che produceva.

Negli anni ’60, Ford decise di entrare nel mondo delle corse automobilistiche per migliorare la propria immagine e competere con i grandi nomi europei di allora come Ferrari e Lotus. Henry Ford II, nipote del fondatore, tentò di acquistare il marchio di Maranello nel 1963, ma la trattativa fallì all’ultimo momento a causa delle richieste di controllo di Enzo Ferrari. Ferito nell’orgoglio, Henry Ford II decise di vendicarsi sul campo, quindi sul circuito.

Nacque così il progetto della Ford GT40, un’auto progettata per competere nelle gare di durata. Dopo due anni di insuccessi, nel 1966 quell’auto fece la storia. Alla leggendaria 24 Ore di Le Mans, tre Ford GT40 tagliarono il traguardo in prima, seconda e terza posizione, battendo finalmente la Ferrari.

La vittoria fu resa ancora più epica dal dramma interno tra i piloti Ford, con un finale orchestrato per ottenere una foto storica delle tre auto che tagliavano insieme il traguardo ma che allo stesso tempo, per le regole di allora della 24 ore di Le Mans, cambiò l’equipaggio vincitore.

Questo evento è raccontato nel film “Le Mans ’66 – La Grande Sfida”. La GT40 continuò a vincere sul Circuit de la Sarthe per altri tre anni consecutivi, cementando la sua leggenda.

Per quanto riguarda i modelli stradali invece, dopo la Seconda Guerra Mondiale, Ford lanciò una serie di modelli iconici, tra cui la Ford Thunderbird nel 1955 e la leggendaria Ford Mustang nel 1964. La Mustang, con il suo design sportivo e il prezzo accessibile, divenne immediatamente un successo di mercato, vendendo oltre 22.000 unità solo nel primo giorno.

Durante gli anni ’70 e ’80, Ford affrontò sfide significative, tra cui la crisi petrolifera e l’ascesa delle case automobilistiche giapponesi. La risposta di Ford fu l’introduzione di auto più piccole ed efficienti come le  Ford Fiesta e la Ford Escort.

La crisi finanziaria del 2008 colpì duramente l’industria automobilistica americana. A differenza di General Motors e Chrysler, Ford evitò il fallimento grazie a una gestione oculata e a una serie di prestiti strategici. Sotto la guida dell’amministratore delegato Alan Mulally, fu adottata la strategia “One Ford”, semplificando la gamma dei modelli e globalizzando la produzione.

Oggi Ford è impegnata nella transizione verso una mobilità sostenibile. Con modelli come la Ford Mustang Mach-E, un SUV elettrico ad alte prestazioni, e la Ford F-150 Lightning, la versione elettrica del pickup più venduto in America, l’azienda guarda al futuro con un impegno verso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità.

Ford ha annunciato l’ambizioso obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2050, con ingenti investimenti in tecnologie elettriche e nella guida autonoma.

La storia del marchio americano è un viaggio straordinario fatto di innovazione, sfide e vittorie epiche. Dal sogno di Henry Ford di mettere il mondo su quattro ruote alla leggendaria vendetta contro Ferrari a Le Mans, Ford ha saputo adattarsi ai tempi, rimanendo un simbolo dell’industria automobilistica mondiale.

Con oltre 120 anni di storia alle spalle, Ford continua a guardare avanti, pronta a guidare una nuova era di mobilità sostenibile e tecnologica per il futuro.

 

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La citazione di oggi è la seguente:

Eravamo così poveri che a Natale il mio vecchio usciva di casa, sparava un colpo di pistola in aria, poi rientrava in casa e diceva: spiacente ma Babbo Natale si è suicidato.

Jake Lamotta

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