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Cosa rappresenta l’indice VIX?

In un periodo dove è aumentata la volatilità, con l’incertezza causata dalla nuova variante Covid e l’impatto che potrebbe avere nelle economie, spieghiamo cos’è l’indice VIX e perché è importante tenerlo sotto controllo.

Quest’indice rappresenta la volatilità dell’indice S&P 500 della Borsa americana, per volatilità si intende la variazione dei prezzi di un asset nell’arco di un determinato periodo di tempo. Il movimento dei prezzi, non il valore.

Quindi maggiore sarà la volatilità e maggiore sarà il rischio dell’investimento in quel determinato asset finanziario con un possibile maggior guadagno o maggior perdita.

Il VIX, creato dal Chicago Board Options Exchange (CBOE), calcola la volatilità su un paniere di opzioni con scadenza 30 giorni sull’indice S&P 500.

Rappresentando quello che può essere l’andamento futuro dell’indice, ma che viene preso come termometro dei mercati finanziari.
Precisiamo, come detto, che la volatilità può essere calcolata su qualsiasi indice, azione, valute oppure su una materia prima. In questo caso calcola la volatilità dell’S&P 500 a 30 giorni su base annua.

L’andamento del VIX ha una forte correlazione negativa con gli indici azionari, quando aumenta il prezzo delle azioni può scendere e viceversa.
E’ stato definito “l’indice della paura”, ma non deve essere valutato esclusivamente in un’unica direzione.  Deve essere anche interpretato positivamente nel caso di diminuzione della volatilità, in questo caso le previsioni sono di un mercato tendenzialmente rialzista.

Per dare un’interpretazione a questo indice, la soglia sotto 20 viene considerata come un valore di mercati stabili e tendenzialmente rialzisti. Mentre valori superiori a 30 significa che è presente una forte volatilità.
Facciamo delle analisi pratiche: da dicembre 2016 a gennaio 2018 l’indice si è mantenuto in area 10-15, poi ci sono stati dei picchi a febbraio e dicembre 2018 in area 30 e successivamente si è mantenuto sotto 20 sino a febbraio 2020.
Possiamo verificare come in questo periodo ci siano stati ritorni positivi sui mercati azionari.
Con l’avvento della pandemia, a febbraio 2020, l’indice è passato da un valore di 13,68 il 14 febbraio 2020 e a 66,04 il 20 marzo 2020. Il momento peggiore dei mercati finanziari.
Il 29 maggio 2020 l’indice era tornato a 27,51.
A parte qualche picco sopra 30, sino a fine novembre 2021 si è mantenuto spesso sotto area 20 e è tornato a salire in queste ultime settimane superando quota 30.

La chiusura del 3 dicembre 2021 è stata di 30,67.

Possiamo definire il VIX come un indice previsionale dei minimi e massimi dell’S&P 500, quando è a valori bassi significa che siamo in una fase di mercato rialzista (bassa volatilità, sinonimo di rischio ridotto), quando siamo a valori alti il mercato potrebbe iniziare a soffrire con l’aumento della volatilità.

Però non deve essere considerato in maniera così asettica, ci sono molti aspetti da considerare per capire se siamo di fronte a un’inversione dell’andamento dei mercati.

Certo è che questo indicatore rappresenta un’importante riferimento nella valutazione previsionale del mercato americano e di conseguenza degli altri mercati finanziari.

Per investire su questo indice gli strumenti che è possibile utilizzare sono gli ETF, quotati anche su Borsa italiana.

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