IL 12 Maggio c’è stato un halving dei Bitcoin, la criptovaluta più scambiata e più famosa, ma che cos’è e cosa accade ogni 4 anni?
Per chi non sapesse cosa sono le criptovalute vi consiglio la puntata del 2 Giugno 2019, dove ho spiegato cosa sono e come funzionano.
Adesso cerchiamo di spiegare cos’è l’halving dei Bitcoin.
Questo processo automatico, che avviene ogni 4 anni, dimezza la velocità con la quale vengono creati nuovi Bitcoin.
Di conseguenza rende più difficile la produzione della criptovaluta, tramite il processo che si chiama mining. Praticamente lo stesso processo di estrazione che si effettuava prima dell’halving, genera metà dei Bitcoin rispetto a quanto avveniva precedentemente a questo giorno.
Quindi è come il concetto dell’oro fisico, che è limitato ed è sempre più difficile trovarlo ed estrarlo.
Ricordiamoci che una volta raggiunta la quantità di 21 milioni Bitcoin, non ci sarà più alcun modo di estrarli e ci sarà solo la possibilità di negoziare quelli esistenti.
Con questo processo si è passati dai 50 Bitcoin che ogni miner riceveva del 2009, ci sono stati altri due halving, a novembre 2012 e luglio 2016, sino ad arrivare al prossimo che farà scendere a 6,25 Bitcoin per ogni nuovo blocco.
Per quelle che sono le previsioni, essendoci un halving ogni 4 anni, i 21 milioni verranno raggiunti nel 2140.
Questo significa che per estrarre Bitcoin con i metodi attuali, ci sarà sempre più bisogno di macchine ed elaboratori potenti con un notevole dispendio di energia e di costi e questo processo sarà sempre meno remunerativo. Probabilmente si assisterà ad un processo diverso di estrazione.
Il processo di halving porta ad avere una minore offerta di Bitcoin sul mercato, perché come spiegato, con lo stesso processo di estrazione di ottengono meno criptovalute.
Stabilire se questo potrà far salire il prezzo, come accaduto precedentemente, è decisamente difficile e poco prevedibile.
Come possiamo considerare i Bitcoin, uno schema Ponzi piramidale? Con la crisi economica prodotta dalla pandemia, prenderà più campo essendo considerata una valuta slegata dalle banche centrali? Le criptovalute saranno il futuro in termini di negoziazione?
A queste domande certamente non siamo in grado di rispondere.
Precisiamo però che il mercato delle criptovalute non è regolamentato e non è soggetto, per il momento, a nessuna regolamentazione da parte delle banche centrali. Con tutti i rischi che ne conseguono.
Per il resto, lo scopriremo solo vivendo.
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Se investire vi dà piacere, se vi state divertendo, probabilmente non state guadagnando nulla. Gli investimenti sono redditizi quando sono noiosi.
George Soros