Questa settimana è venuto a mancare un personaggio molto noto nel mondo della finanza, Bernard Madoff.
Ripercorriamo la vicenda che lo ha visto coinvolto.
Era nato a New York nel 1938 da una famiglia ebrea e, dopo la laurea, nel 1960, ha fondato la sua società di brokeraggio. La Bernard Madoff Investment Securities.
Proprio dalla comunità ebraica sembra sia partito, per truffare i propri investitori.
Successivamente creò all’interno della stessa società, un’area che si occupava di consulenza e gestione finanziaria. Una sezione dove lavoravano esclusivamente componenti della sua famiglia e i suoi collaboratori più stretti.
Da qui inizia quella che è considerata una della più grandi, se non la più grande, truffa della storia finanziaria. Tramite uno schema Ponzi.
Schema che prende il nome da un italiano immigrato negli Stati Uniti, Charles Ponzi, che tramite un processo fraudolento, prometteva guadagni ai suoi investitori, elargendo loro i soldi che ricavava da nuovi investitori. Sistema che si bloccò quando non ci fu l’apporto di nuova liquidità da parte di nuovi clienti.
Come è successo con Madoff.
Il finanziare prometteva rendimenti annui del 10% indipendentemente dall’andamento dei mercati finanziari.
Il meccanismo si chiamava “split-strike conversion” e nessuno sapeva, ovviamente, come funzionasse.
Questo meccanismo poteva rimanere in piedi solo con l’apporto costante di denaro da parte di nuovi o vecchi clienti, che ricevevano documentazione falsa attestante le loro posizioni e i loro guadagni. Ma quella liquidità non esisteva.
Madoff utilizzava questi denari per scopi personali e ostentare la sua ricchezza, frequentando ambienti esclusivi alla ricerca di nuovi investitori esclusivi.
La sua notorietà lo ha portato anche ad essere anche presidente del Nasdaq, la Borsa dei titoli tecnologici. Posizione che non aveva fatto altro che aumentare la sua considerazione negli ambienti finanziari.
Nonostante sia stato in grado di superare molte crisi finanziarie, come la guerra del Golfo oppure l’attentato alle torri gemelle, oltre a sei esposti alla Sec, l’autorità di regolamentazione finanziaria americana, non è riuscito a superare la crisi dei mutui subprime del 2008.
Ricevendo richieste di liquidazione superiori ai 7 miliardi di Dollari, non è stato più in grado di reggere questo castello di carta.
L’11 dicembre 2008 il castello è caduto definitivamente con il suo arresto e la condanna a 150 anni di carcere.
Si parla di una truffa complessiva di 65 miliardi di Dollari, che ha visto coinvolte 37.000 persone sparse in 136 paesi.
Tra le istituzioni e i personaggi famosi coinvolti ci sono: HSBC, Royal Bank of Scotland, Banco Bilbao, Natixis, Unicredit e Banco Popolare tra le istituzioni finanziarie, Steven Spielberg, Mortimer Zuckerman, Elie Wiesel, Zsa Zsa Gàbor e Kewin Bacon tra i personaggi più noti.
Casualità, lo stesso giorno e cioè l’11 dicembre, ma del 2010, suo figlio Mark si suicida. Il 3 settembre 2014 muore invece l’altro figlio Andrew per una malattia.
Bernard Madoff, detto Bernie, è morto all’età di 82 anni in carcere il 14 aprile 2021, mentre scontava la sua condanna.
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Di certo non avrei investito nel mercato azionario. Non ci ho mai creduto.
Bernard Madoff