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PMI innovative. Il futuro delle piccole e medie imprese in ambito internazionale

L’innovazione nelle piccole e medie imprese, abbreviate spesso con l’acronimo PMI, in Italia rappresenta un fulcro cruciale per la crescita economica e lo sviluppo del paese. In un mercato sempre più globalizzato e tecnologicamente avanzato, le aziende italiane stanno affrontando sfide significative, ma al tempo stesso stanno mostrando spazio per un potenziale di innovazione e resilienza sorprendente. Questo non solo nel nostro paese: se guardiamo oltreoceano, già alla fine dell’anno scorso Forbes aveva scritto come il 99,9% delle aziende americane facesse parte della categoria dedicata alle piccole e medie imprese.

Ma anche se guardiamo altrove la situazione non è molto diversa. Secondo la Banca Mondiale le PMI rappresentano il 90% delle aziende e il 50% dei dipendenti in tutto il mondo e nei paesi emergenti contribuiscono al 40% dei rispettivi PIL nazionali. Oltre a ciò, si stima che nel 2030 saranno richieste almeno 600 milioni di persone come nuova forza per i posti di lavoro che scaturiranno dalla creazione di queste aziende.

Nell’era digitale, l’innovazione nelle PMI non è più una scelta, ma una necessità. Le aziende che investono in nuove tecnologie, processi produttivi efficienti e ricerca e sviluppo stanno trovando nuove strade per rimanere competitive. L‘innovazione non è limitata alla tecnologia; comprende anche nuovi modelli di business, strategie di marketing digitale e sviluppo di prodotti e servizi innovativi.

La digitalizzazione ha aperto nuove frontiere. L’adozione di soluzioni cloud, dell’intelligenza artificiale, IoT e blockchain sta trasformando i processi aziendali, dalla gestione della supply chain all’esperienza del cliente. Queste tecnologie non solo migliorano l’efficienza ma aiutano anche le aziende a raggiungere un pubblico più ampio, sia nazionale che internazionale.

Un’altra area di innovazione riguarda la sostenibilità e la responsabilità sociale. Sempre più aziende integrano pratiche sostenibili nei loro processi di business, rispondendo non solo alle pressioni normative ma anche a un crescente interesse a riguardo da parte dei consumatori. Questa transizione verso pratiche più “verdi” apre nuove opportunità di mercato e contribuisce alla costruzione di una buona fama come azienda responsabile.

Seguendo le analisi dello studio Pierpaolo Vannucci Advisors di Lucca, esistono numerosi vantaggi per le PMI Innovative. Alcuni di questi sono:

  • la propria immagine: comunicare al mercato di essere una piccola azienda innovativa significa distinguersi dalle altre aziende del proprio settore;

  • credito di imposta del 30% per chi investe nel capitale della PMI innovativa;

  • la possibilità di utilizzare una serie di strumenti innovativi quali garanzie per il Fondo Centrale di Garanzia gratuite fino a 2,5 milioni di Euro e un Work for Equity, cioè uno strumento che permette di capitalizzare l’azienda attraverso il lavoro di soci, amministratori e dipendenti.

A differenza delle grandi aziende, le PMI possono adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato. Questa agilità permette loro di sperimentare con nuove idee e approcci, rispondendo in modo più efficace alle esigenze del cliente.

Per qualificarsi come innovativa deve soddisfare i seguenti requisiti:

  • avere un progetto innovativo;

  • avere il bilancio certificato;

  • soddisfare due di questi tre criteri:

  1. investire ogni anno almeno il 3% del proprio fatturato in spese di Ricerca & Sviluppo;

  2. essere titolare o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione oppure titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché sia direttamente afferente all’oggetto sociale e all’attività d’impresa;

  3. avere almeno il 20% dell’organico altamente qualificato (dottori di ricerca, dottorandi di ricerca o ricercatori) o una quota almeno pari al 33% della forza lavoro complessiva di personale in possesso di laurea magistrale.

Per rendere la definizione più chiara, le privative industriali sono mezzi usati per valorizzare e proteggere le creazioni intellettuali e industriali. Questi includono marchi, brevetti per invenzioni e modelli di utilità, design, modelli e diritti d’autore.

Le PMI tendono ad avere un rapporto più stretto e diretto con i loro clienti, il che permette loro di offrire un servizio più personalizzato e attento. L’innovazione in quest’area può significare sviluppare prodotti e servizi che rispecchiano meglio le esigenze locali e specifiche del cliente.

Molte aziende italiane eccellono in nicchie di mercato, dove possono offrire prodotti e servizi altamente specializzati. L’innovazione in questi ambiti spesso porta a una qualità superiore e a una maggiore lealtà del cliente. Nonostante i progressi, le PMI italiane spesso affrontano ostacoli nell’accesso ai finanziamenti necessari per investimenti in innovazione e tecnologia. Strumenti come il crowdfunding di cui abbiamo parlato in occasioni passate, i finanziamenti europei come il PNRR e i programmi di sostegno nazionali stanno iniziando a cambiare questo scenario.

Un’altra sfida importante è legata alla formazione e all’aggiornamento delle competenze, fondamentali per gestire e implementare efficacemente le innovazioni. La collaborazione con università, centri di ricerca, e la formazione continua si rivelano strategie vincenti che mostrano un’eccezionale capacità di innovazione e adattamento. Investire in tecnologie emergenti, sostenibilità e sviluppo delle competenze può portare a vantaggi competitivi significativi. Nonostante le sfide, le prospettive future sono luminose per quelle piccole o medie imprese che continuano a navigare con successo nel dinamico mare dell’innovazione e del cambiamento.

Per avere ulteriori delucidazioni riguardo il mondo delle PMI consiglio di visitare il sito www.vannucci-advisors.com, dove sono presenti ulteriori informazioni riguardo questo mondo in corso di innovazione che potrebbe rivoluzionare la scena imprenditoriale dell’Italia e non solo.

Che tu sia un imprenditore, un investitore o anche solo un curioso che si sta approcciando al settore, resta attaccato al futuro e alle realtà innovative che stanno emergendo o emergeranno sempre di più.

 

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La cosa più bella del mondo non è dove siamo, ma dove stiamo andando.
Johann Goethe

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