Cerca
Close this search box.

Le bolle speculative

Una bolla speculativa nasce quando ci troviamo di fronte ad un notevole e irrazionale aumento dei prezzi di un bene, a seguito della forte domanda per un breve periodo.

Quando si parla di bolla speculativa, non ci si riferisce soltanto ai mercati finanziari, ma anche a beni materiali.
Generalmente dopo la nascita di una bolla, segue il cosiddetto “scoppio” che riporta la situazione ai valori originari.

Ma facciamo una piccola cronistoria delle più famose bolle speculative della storia:

  • quella dei tulipani, considerata la prima e più famosa bolla speculativa avvenuta tra il 1634 e il 1637. Pensate che con due bulbi potevamo acquistare una casa in zona centrale ad Amsterdam;
  • sempre in Olanda. Agli inizi del ‘700 la società di navigazione, South Sea, riuscì ad attrarre molti risparmiatori con il repentino rialzo delle sue obbligazioni, rialzo pilotato da movimenti di insider trading e corruzione. Il risultato fu la perdita della totalità dei risparmi da parte degli investitori;
  • nel 1840 tocca a Londra, il boom delle azioni di società ferroviarie. Il successivo scoppio provocò il fallimento di molte aziende;
  • nel 1907 quella del rame, con il tracollo della Trust Company;
  • la prima immobiliare è quella degli anni’20 in Florida, che fece lievitare e poi crollare i prezzi dei terreni;
  • arriviamo a quella che è ricordata come la più devastante crisi con il crollo di Wall Street il 29 ottobre 1929, il famoso martedì nero, con un calo dell’indice superiore al 12%. Questa bolla nacque dall’eccessivo indebitamento della classe media, che prendeva i soldi in prestito per investire in Borsa. Molte le banche che fallirono;
  • poi la bolla immobiliare e conseguentemente azionaria di fine anni’80 in Giappone. Per avere un’idea il terreno dove c’è il Palazzo Imperiale di Tokyo valeva come tutta la California, la borsa nipponica perse più del 60%;
  • fine anni’90, bolla asiatica. Quest’area aveva attirato notevoli finanziamenti dall’Occidente, in quel periodo in pochi giorni uscirono da questi mercati provocando crolli soprattutto alla Borsa di Hong Kong, in Thailandia, Corea del Sud e Indonesia;
  • ed eccoci ad un’altra bolla famosa, quella di Internet a cavallo di fine anni’90 inizi anni 2000, Qualsiasi azienda che collegata al web saliva incondizionatamente. L’indice Nasdaq passò da 600 a 5.000 punti in due anni, per poi crollare sino a 1.000. Portando alla seconda forte recessione negli Stati Uniti dopo quella del’29;
  • nel 2008, abbiamo pensato di rivivere un secondo 1929 con la bolla immobiliare e dei mutui subprime negli USA portando al successivo fallimento della Lehman Brothers. Una grande recessione che ha avuto l’effetto contagio a livello globale sia a livello industriale che di crescita del PIL delle singole nazioni, con ripercussioni sul debito sovrano;
  • Il 2015 lo ricordiamo come l’ultima vera bolla speculativa, avvenuta in Cina. La Borsa di Shanghai crolla del 32% in tre settimane dopo aver raddoppiato il livello di capitalizzazione delle aziende quotate. Causata anche questa, come quella Internet negli USA, dall’eccessivo indebitamento dei risparmiatori per investire nel mercato azionario. Attratti da possibili facili guadagni in tempi brevi;
  • per ultima, possiamo definire quella sui Bitcoin. Non ha creato sconvolgimenti mondiali, ma la nascita della prima criptovaluta, ha portato le sue quotazioni da 752 dollari del 12 gennaio 2017 ad un massimo toccato il 18 Dicembre 2017 a 19.511 dollari. Rendimento +2.492%. Dopo un anno, a fine 2018 le quotazioni erano tornate a circa 3.000 Dollari.

Tutto questo deve sempre farci capire che non dobbiamo seguire le mode, oppure fare tutto da soli e farsi prendere dal panico. Dobbiamo pianificare, diversificare e fare piani a lungo termine.

Potete iscrivervi anche al mio canale Telegramhttps://t.me/FinanzaAmichevole

Gran parte dell’indipendenza finanziaria deriva dall’avere la mente e il cuore liberi dalle preoccupazioni sui se della vita.
Suze Orman

Altri approfondimenti