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La Bike Economy e il cicloturismo

Essendo il 3 giugno la giornata mondiale della bicicletta, parleremo di un settore in forte crescita negli ultimi anni, la bike economy e, in particolare, il cicloturismo.

Partiamo, come sempre, con il definire ciò di cui stiamo parlando. La bike economy comprende tutte le attività economiche legate all’uso delle biciclette: dalla loro vendita a quella di accessori collegati ad esse, alla costruzione di infrastrutture ciclabili, fino ai servizi di riparazione e manutenzione.

Negli ultimi anni, questo settore ha visto una crescita esponenziale, alimentata da una maggiore consapevolezza ambientale, dall’interesse per uno stile di vita sano e dall’aumento del cicloturismo. Tanto che, secondo il recente rapporto “Viaggiare con la bici 2024” realizzato da Legambiente e l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, l’anno scorso sono state registrate oltre 56 milioni di presenze cicloturistiche in Italia, con un aumento del 4% rispetto ai dati precedenti la pandemia.

Questo tipo di turismo combina l’attività fisica all’esplorazione di nuovi luoghi, offrendo esperienze uniche ai viaggiatori e, benché stia crescendo, non è una novità almeno a livello continentale. Basti pensare che già nel 2012, secondo uno studio di EuroVelo di quell’anno, la rete europea di piste ciclabili, il cicloturismo generava annualmente oltre 44 miliardi di euro in Europa.

Paesi come la Germania, l’Austria e l’Olanda sono sempre stati tra i maggiori beneficiari di questo trend, grazie a infrastrutture ciclabili ben sviluppate e a un’ampia offerta di servizi dedicati. Questo tipo di turismo combina l’attività fisica all’esplorazione di nuovi luoghi, offrendo esperienze uniche ai viaggiatori.

Il tutto oltre a ridurre le emissioni dovute allo spostarsi tramite veicoli a motore. La Federazione Europea Ciclisti ha provato a calcolare il valore economico dell’uso della bicicletta nei paesi UE, stimando che la vendita e l’affitto di biciclette e componenti, lo sviluppo di infrastrutture ciclabili, i benefici all’ambiente, i vantaggi per la salute intesi come risparmio del settore sanitario, il risparmio nell’uso del carburante e la riduzione di inquinamento e rumore si traducono in una cifra pari ad oltre 500 miliardi di euro.

Se ampliamo il raggio a livello mondiale, i dati aumentano ulteriormente. Secondo uno studio di Exactitude Consultancy pubblicato lo scorso dicembre, il mercato globale delle biciclette raggiungerà un valore di circa 215 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuo composto di circa il 10% e la regione Asia-Oceania che da sola porterà quasi il 40% del valore complessivo.

Una componente fondamentale per il successo del cicloturismo è la presenza di strutture ricettive adatte, come i bike hotel. Questi hotel offrono servizi specifici per i ciclisti, come garage sicuri per le biciclette, officine per piccole riparazioni, menù energetici e mappe con percorsi ciclabili consigliati. Questo fenomeno è supportato da una crescente domanda di esperienze turistiche su due ruote, che promuovono uno stile di vita attivo e sostenibile.

Oltre a questi alloggi su misura per i cicloturisti, tale crescita non sarebbe possibile senza adeguate infrastrutture. Negli ultimi anni, molti paesi hanno investito significativamente nella realizzazione di piste ciclabili, ponti e parcheggi per biciclette. Ad esempio, la Francia ha lanciato l’anno scorso un piano di investimento di 250 milioni di euro per anno per migliorare la rete ciclabile nazionale, con l’obiettivo di raddoppiare la sua lunghezza entro il 2030.

Senza dimenticare gli eventi di bikepacking, ovvero il fare dei lunghi tour in bicicletta portandosi appresso i bagagli con tutto il necessario per restare fuori casa per più giorni. Uno degli eventi più conosciuti al mondo in questo ambito, ovvero il Tuscany Trail, vanta il record di 4700 partecipanti a un evento di questo settore. Per visitare una parte della Toscana per circa 470 km con un dislivello di 6500 metri.

Se consideriamo anche il mercato del lavoro, l’espansione della bike economy sta generando anche nuove opportunità professionali per appassionati che vogliono diventare addetti ai lavori. Elencando brevemente alcune delle professioni emergenti possiamo citare:

  • bike manager: professionisti che gestiscono le attività legate alle biciclette in hotel, resort e altre strutture turistiche;
  • guida cicloturistica: esperti locali che accompagnano i turisti nei loro percorsi ciclabili, offrendo supporto e informazioni culturali e ambientali;
  • tecnico di manutenzione per e-bike: con l’aumento della richiesta di biciclette elettriche, la domanda di tecnici specializzati nella loro manutenzione è in crescita;
  • sviluppatore di piste ciclabili: ingegneri e urbanisti specializzati nella progettazione e costruzione di infrastrutture ciclabili;
  • consulente di mobilità sostenibile: esperti che aiutano le amministrazioni pubbliche e le aziende a sviluppare soluzioni di mobilità sostenibile, inclusa la promozione dell’uso delle biciclette.

La bike economy e il cicloturismo rappresentano una delle frontiere più promettenti del turismo e della mobilità sostenibile. Con una domanda in costante crescita, supportata da investimenti pubblici e privati, questo settore offre importanti opportunità.

Sapendo che le richieste stanno cambiando, è possibile considerare la bicicletta non più solo come un mezzo di trasporto, ma come sviluppo economico e sostenibilità.

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La vita è come andare in bicicletta. Per rimanere in equilibrio devi muoverti.
Albert Einstein

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