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Il Wellness Real Estate. Un nuovo trend immobiliare in Italia

Questa settimana esploreremo un tema di grande innovazione, benché non molto trattato nei media: il “wellness real estate” o immobili per il benessere. Questo settore, in rapida espansione, sta rivoluzionando il mercato immobiliare globale combinando sostenibilità, salute e benessere.

Negli ultimi anni, il settore immobiliare ha visto un significativo cambiamento di paradigma. Non si tratta più solo di costruire edifici efficienti dal punto di vista energetico, ma anche di creare spazi che promuovano la salute e il benessere degli occupanti. Questo nuovo approccio, secondo il recente report del Global Wellness Institute, è destinato a raddoppiare il proprio valore entro il 2028, superando i 900 miliardi di dollari.

Ma cosa significa esattamente questo termine? Si riferisce a immobili, sia residenziali che commerciali, progettati, costruiti e gestiti per supportare la salute fisica, mentale e sociale degli occupanti. Questo include l’utilizzo di materiali non tossici, una progettazione che favorisca l’illuminazione naturale, ventilazione adeguata, l’inclusione di spazi verdi e molto altro.

Questi “edifici salubri”, rappresentano un’evoluzione significativa nel settore delle costruzioni, essendo progettati non solo per essere sostenibili dal punto di vista ambientale, ma anche per migliorare attivamente la salute e il benessere delle persone che vi abitano o vi lavorano.

Secondo un’indagine di quest’anno redatta dal BPIE (Buildings Performance Institute Europe), gli edifici salubri sono definiti come immobili che enfatizzano la salute e il benessere degli inquilini, migliorando al contempo la loro sostenibilità.

Uno degli aspetti più affascinanti di questo settore è l‘integrazione di nuove tecnologie innovative che puntano a migliorare la qualità dell’alloggio o dell’utilizzo degli immobili. Vediamo alcune delle più promettenti nel settore:

  • la fotocatalisi, ovvero l’utilizzo di rivestimenti che purificano l’aria abbattendo inquinanti come batteri, virus, muffe, funghi e composti organici volatili;
  • superfici fredde, con materiali che riflettono luce e calore e riducono drasticamente le temperature degli edifici e delle pavimentazioni, migliorando il comfort interno e riducendo il consumo energetico per il raffreddamento;
  • manufatti prefabbricati modulari e sostituibili, che rendono la costruzione più efficiente e meno impattante sull’ambiente. Assemblabili e rimuovibili con facilità, riducendo i tempi e i costi di costruzione;
  • la modellazione digitale e il Building Information Modeling, ovvero una metodologia che comprende più software adatti alla progettazione ed anche alla costruzione, utilizzati per le varie fasi di sviluppo allo scopo di migliorare l’efficienza operativa e ridurre gli sprechi;
  • sensori ambientali e sistemi IoT che monitorano continuamente la qualità dell’aria e le condizioni ambientali, permettendo una gestione automatizzata degli edifici per mantenere condizioni ottimali;
  • tecnologie per l’isolamento acustico e il controllo intelligente del rumore, elementi cruciali per creare ambienti tranquilli e confortevoli, riducendo lo stress e migliorando la qualità della vita.

Nel panorama mondiale, diversi edifici stanno adottando queste tecnologie innovative. Alcuni esempi sono la Shanghai Tower con i suoi 128 piani e 632 metri di altezza, l’edificio con il certificato LEED Platinum, ovvero il sistema statunitense di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici, più alto al mondo; il Bullitt Center a Seattle, dotato di 575 pannelli solari che coprono il 100% del suo fabbisogno energetico; e la Olympic House a Losanna, sede del Comitato Olimpico Internazionale, costruita utilizzando oltre il 95% di materiali riciclati.

Nonostante i progressi, il settore delle costruzioni rimane uno dei principali consumatori di energia e responsabili di emissioni di gas serra. La Commissione Europea identifica gli edifici nell’Unione come i principali consumatori di energia, contribuendo al 40% del consumo energetico e al 36% delle emissioni di gas serra. Per affrontare queste sfide non basta investire in politiche a favore della transizione energetica, è essenziale adottare tecnologie sostenibili che riducano direttamente gli inquinanti presenti.

Raffaella Moro, CEO della startup italiana REair, sottolinea l’importanza di integrare l’innovazione tecnologica con le azioni intraprese dai governi. La tecnologia eCoating, basata sulla fotocatalisi, con la sua facilità applicativa e prolungata efficacia, rappresenta un esempio di come sia possibile agire immediatamente e su larga scala per ridurre l’inquinamento esistente.

Il wellness real estate potrebbe essere il futuro del settore immobiliare, combinando sostenibilità e benessere per creare spazi migliori dove vivere e lavorare. L’integrazione di tecnologie innovative come quelle menzionate in precedenza sta trasformando il modo in cui gli edifici vengono progettati e costruiti.

Questi sviluppi non solo puntano a migliorare la qualità della vita degli occupanti, ma offrono anche opportunità di investimento interessanti per chi è interessato a questo settore, che adesso si sta lanciando in favore dell’importanza della sostenibilità.

 

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Sebbene si possa girare fra piaceri e palazzi, sii sempre umile; non c’è posto come casa propria.
John Howard Payne

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