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I ragazzi e il risparmio

Oggi parleremo del rapporto che hanno i ragazzi con il denaro e la finanza.
Ricollegandomi all’episodio della paghetta per i figli, settimanale o mensile, cerchiamo di analizzare il rapporto che hanno i giovani, con il denaro e la finanza.

Negli ultimi decenni come sono cresciuti i giovani e quali insegnamenti, in merito al risparmio, siamo stati capaci di trasmettere?

Il benessere economico che si è sviluppato da fine anni ’80 sino ad oggi ha, pian piano, fatto perdere un po’ il concetto del sacrificio e degli obiettivi da raggiungere per le nuove generazioni.

Non voglio essere polemico con i giovani, anzi, ma verso i genitori ed i nonni. Abbiamo cercato, in molto casi, di dare a loro quello che non avevamo avuto noi.
Questo ha creato nuove generazioni dove viene dato tutto un po’ troppo per scontato, non riuscendo a dare il giusto peso e valore al denaro.
Siamo arrivati al punto che oggi molti giovani vengono, consentitemi il termine, sovvenzionati dai nonni che con le loro pensioni sostengono la spesa familiare. Oppure dai risparmi accantonati dai genitori.
Il lavoro per i giovani è sempre più precario e con meno prospettive, soprattutto nel nostro paese, vivono “alla giornata” sapendo che comunque c’è qualcuno che sostiene le loro spese.
Ma nel prossimo futuro quando non ci saranno più i nonni, oppure quando i risparmi andranno assottigliarsi, chi sosterrà loro?

Non possiamo dargli solo la prospettiva che la meta da raggiungere è fare il tronista, la velina oppure l’influencer. Di questi ultimi sono pochi quelli veramente da seguire e per arrivare ad esserlo c’è sempre bisogno di sacrificio e non d’improvvisazione.
Lo sviluppo della cultura del risparmio e della pianificazione, porta anche ad avere una visione diversa di quello che è il mondo del lavoro.
Fin da piccoli, invece di riempire i bambini di regali inutili, cerchiamo di insegnare quello che è il concetto del risparmio, ma soprattutto il concetto del “guadagno se svolgo un’attività”.
Aiutando la famiglia nelle gestioni domestiche quando si è piccoli, successivamente in base ai risultati scolastici man mano che si cresce.
Se svolgo determinate attività, oppure se ottengo buoni risultati scolastici, ho un beneficio economico. La famosa “paghetta”.

Partiamo da queste semplici basi, per i più piccoli, e iniziamo a far comprendere il sacrificio che dobbiamo fare per ottenere denaro, ai più grandi.

Accantonare risparmi per un obiettivo futuro, anche a lungo termine come una vacanza studio all’estero, l’università oppure un Master.
Sono tutte cose raggiungibili, per la maggior parte delle persone, se vengono analizzate e pianificate per tempo.

In tutto questo gli adulti devono capire che il futuro è dei giovani e non ci resta che dargli le possibilità di imparare e di crescere.
Forza ragazzi!

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Quando ero giovane ero solito pensare che il denaro fosse la cosa più importante della vita. Ora che sono vecchio lo so.
Oscar Wilde

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