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Gli spunti di riflessione prima delle vacanze e l’analisi della situazione dopo il peggior semestre sui mercati finanziari

Siamo arrivati al momento delle meritate vacanze, dopo una prima parte del 2022 che ricorderemo purtroppo per molti aspetti negativi.

Analizziamo quello che è stato l’andamento di questo ultimo mese, che ha visto un recupero della maggior parte degli asset finanziari, e come possiamo affrontare la seconda parte dell’anno.

In base a quelli che saranno gli andamenti delle economie e il protrarsi o meno del conflitto in Ucraina.

Mercati azionari:

1M YTD
Merval – Argentina +38.53% +46.74%
Nasdaq Composite – Stati Uniti +12.35% -20.80%
Dow Jones Islamic – Turchia +11.18% +41.71%
S&P 500 – Stati Uniti +8.97% -14.16%
CAC 40 – Francia +8.87% -9.85%
Nifty 50 – India +8.73% -1.13%
Dow Jones – Stati Uniti +6.73% -9.61%
ASX – Australia +6.33% -8.54%
FTSE 40 – Italia +5.68% -18.02%
DAX – Germania +5.48% -15.11%
Nikkei 225 – Giappone +5.34% -3.44%
KOSPI – Corea +5.10% -17.67%
SMI – Svizzera +3.77% -13.43%
FTSE 100 – Gran Bretagna +3.38% +0.12%
PSI-20 – Portogallo +1.30% +9.94%
IBEX – Spagna +0.71% -6.40%
Shanghai Stock Exchange – Cina -4.28% -10.62%
Hang Seng – Hong Kong -7.79% -13.85%
RTS Index – Russia -16.04% -29.24%

Recupero di quasi tutti i principali mercati ad esclusione della Cina, Hong Kong e la Russia.

Materie prime:

1M YTD
Gas naturale +13.67% +240.57%
Palladio +10.60% +12.14%
Semi di soia +4.97% +22.73%
Platino +0.34% -6.89%
Argento +0.25% -12.63%
Petrolio Brent -1.63% +39.63%
Mais -2.29% +9.86%
Oro -2.36% -3.44%
Succo d’arancia -4.04% +24.95%
Rame -4.13% -18.55%
Petrolio – WTI -5.20% +37.25%
Gasolio -6.37% +65.30%
Grano -8.79% +6.01%

Il gas ha continuato la sua corsa, ma sotto i massimi.

Andamento dell’Euro verso le principali valute:

1M YTD
EUR/USD -2.45% -10.16%
EUR/GBP -2.45% -0.17%
EUR/CHF -2.82% -6.26%
EUR/CAD -3.04% -9.06%
EUR/NZD -3.18% -2.24%
EUR/AUD -3.67% -6.56%
EUR/JPY -4.24% +4.00%

In questo mese la valuta si è deprezzata in confronto a tutte le principali.

Il rendimento dei titoli governativi con scadenza a 10 anni:

Rendimento 1 M
Polonia 5.37% -172
Repubblica ceca 4.27% -73
Slovacchia 1.77% -69
Danimarca 1.15% -67
Svizzera 0.51% -67
Belgio 1.39% -65
Finlandia 1.31% -65
Francia 1.35% -62
Austria 1.40% -61
Spagna 1.93% -61
Portogallo 1.89% -59
Australia 3.13% -58
Irlanda 1.49% -57
Germania 0.82% -55
Slovenia 1.85% -49
Olanda 1.36% -43
Svezia 1.39% -43
Regno Unito 2.00% -39
Stati Uniti 2.73% -39
Norvegia 2.84% -36
Singapore 2.73% -30
Italia 3.21% -16

I dati positivi delle trimestrali e sulla crescita del PIL, soprattutto a livello europeo, hanno avuto risvolti positivi sul rendimento dei titoli di Stato governativi e di conseguenza sul prezzo delle obbligazioni.

Quindi nel complesso il mese di luglio, soprattutto l’ultima settimana, si è concluso come il migliore da fine 2021.

Adesso cosa ci dobbiamo aspettare in vista del prossimo autunno?

Le incertezze rimangono a livello di conflitto, di prezzi sulle materie prime e conseguentemente sull’inflazione.

I dubbi maggiori riguardano la futura crescita economica, l’aumento dei prezzi e la diminuzione del potere di acquisto incidono sui consumi.
Si spende meno, perché abbiamo bisogno di maggior disponibilità per i beni di prima necessità, questo incide sulla produzione dei beni e sulle aziende.

Cose che sappiamo e che in questi ultimi mesi stiamo toccando con mano.

Però potremmo essere definitivamente a un punto di svolta, sia su come produciamo, che su come consumiamo.

Le risorse del nostro pianeta, per soddisfare le nostre necessità, terminano nel mese di luglio e gli altri mesi lo sfruttiamo più di quanto può darci.

Rinnovabili, economia circolare, sostenibilità; tante belle parole che sino a questo momento sono state messe in pratica molto meno di quanto avremmo dovuto.

Questo è il momento definitivo per cambiare e in questo rientrano anche i nostri risparmi.
Il conflitto in Ucraina ci ha dimostrato che ancora siamo troppo dipendenti dai combustibili fossili e dalle materie prime che provengono in buona parte da pochi paesi.

Dobbiamo sostenere la transizione e le aziende che percorrono questa strada.

I settori ESG e SRI sono stati quelli maggiormente penalizzati in questo 2022, come detto causa il rialzo dei prezzi dei combustibili fossili, ma il futuro è loro.

Mantenere i nostri obiettivi e indirizzare le nostre risorse per poterli raggiungere, mantenendo una programmazione finanziaria legata al medio/lungo periodo e diversificata per poterci tutelare dalle oscillazioni dei mercati.

Per fare questo non dimentichiamo la regola del 50-30-20 ideata per la prima volta da Elizabeth Warren, una professoressa di Harvard.
Metodo valido per ognuno di noi, il 50% dei nostri redditi destinato alle spese essenziali, il 30% a quelle non essenziali e il 20% al risparmio e di conseguenza agli investimenti.

Non perdiamo mai la visione di quello che vogliamo ottenere.

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Kin Hubbard

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