In tutti gli episodi abbiamo affrontato i temi legati ai prodotti e alle notizie finanziarie, ma quando si parla di finanza parliamo anche di aziende.
Il bilancio aziendale è uno degli strumenti più importanti per valutare la salute finanziaria di un’impresa. Tuttavia, per molti, è un documento complesso e difficile da interpretare. Questa settimana esploreremo i suoi principali componenti e come interpretarli, in modo semplice.
Un bilancio è generalmente composto da tre parti principali:
lo stato patrimoniale, che mostra le attività, le passività e il patrimonio netto dell’azienda;
il conto economico, che evidenzia i ricavi, i costi e gli utili o le perdite;
il rendiconto finanziario, che fornisce una panoramica dei flussi di cassa.
Andiamo a approfondire queste parti una per una, per meglio comprenderle.
Per quanto riguarda lo Stato Patrimoniale iniziamo dalle attività, le quali sono divise in:
attività correnti, che possono essere convertite in contanti entro un anno (ad esempio contanti, crediti, scorte);
attività immobilizzate, ovvero attività a lungo termine come immobili o macchinari.
Spostandoci alle passività, esse si distinguono fra:
passività correnti, cioè debiti a breve termine (es. verso fornitori, debiti bancari;
passività a lungo termine, debiti a lungo termine come possono essere i mutui.
Poi il patrimonio netto, che rappresenta la differenza tra attività e passività dell’azienda e indica il suo valore complessivo.
Passiamo al conto economico. Quando lo leggiamo, vedremo come dati:
i ricavi, cioè le entrate generate dall’attività principale dell’azienda;
i costi, ovvero le spese sostenute per generare i ricavi;
la differenza tra ricavi e costi. A seconda di quale dei due valori è maggiore parleremo di utili o di perdite.
L’ultimo aspetto da considerare, ma non il meno importante, è il rendiconto finanziario. Questo mostra come il denaro entra e esce dall’azienda suddiviso in attività operative, di investimento e di finanziamento.
Il rendiconto è diviso in più settori che riguardano aspetti differenti dell’azienda da un punto di vista finanziario:
liquidità: confronta le attività economiche e le passività correnti per valutare la sua capacità di pagare i debiti a breve termine;
solvibilità: valuta le passività a lungo termine rispetto al patrimonio netto, per capirne la stabilità finanziaria;
redditività: esamina il rapporto tra utili e ricavi per valutare l’efficienza operativa;
flussi di cassa: la ricostruzione dei flussi monetari (differenza tra le entrate e le uscite monetarie) per definire la generazione di cassa e di conseguenza l’attribuzione di tali flussi ai soci. Un flusso di cassa positivo dall’attività operativa è generalmente un segno di salute finanziaria.
Leggere e interpretare un bilancio aziendale è fondamentale per comprendere la posizione finanziaria di un’impresa. Con una buona comprensione dei suoi componenti si possono prendere decisioni informate, non solo nel caso in cui tu sia un suo investitore, fornitore, cliente o membro dell’azienda stessa di cui stai leggendo il bilancio.
Queste cose possono sembrare complesse, quasi figurativamente spaventose, soprattutto con le crisi degli ultimi anni. Ma con pianificazione dell’apprendimento e studio delle proprie decisioni tutto risulta essere alla portata di tutti. Basta volerlo.
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