Torniamo sull’argomento delle valute digitali.
Abbiamo parlato dei Bitcoin, del Digital Yuan e infine di Diem (la criptovaluta di Facebook nata dopo l’abbandono del progetto Libra). Episodi del 2 giugno 2019, del 5 ottobre 2020 e del 14 dicembre 2020).
Tante cose stanno cambiando nel nostro mondo quotidiano e anche in quello che riguarda l’economia e la finanza, oggi parleremo dell’Euro digitale.
E’ ormai molto probabile che tutte le Banche Centrali vadano verso questa direzione, facilitare i pagamenti e lo scambio di moneta in forma digitale. Un metodo facilmente accessibile a tutti.
Questo è un progetto ancora in fase di studio e nel corso di quest’anno potremmo avere le idee più chiare sull’eventuale emissione e la data di partenza.
L’Euro digitale rientrerebbe nelle così dette stablecoin e per l’esattezza una CBDC (Central Backed Digital Currency), tradotto una valuta digitale gestita e sostenuta da una Banca Centrale. Ufficialmente riconosciuta, ricordiamo che la famose criptovalute presenti, non fanno parte di mercati regolamentati.
Spieghiamo nel dettaglio le caratteristiche delle CBDC che possono essere al dettaglio (la versione digitale delle banconote in circolazione) oppure all’ingrosso utilizzate esclusivamente dal sistema bancario. Seguendo le tipologie Token Based (cioè scambiate come le attuali banconote) oppure Account Based (con lo scambio mediante conti aperti presso un intermediario, come gli attuali conti correnti).
La piattaforma che potrebbe gestire l’Euro digitale è Tips (Target Instant Payment Settlement), prodotta e gestita da Bankitalia per i pagamenti istantanei nell’Eurosistema, che consente di effettuare transazioni digitali a costo bassissimo e in tempo quasi reale (in meno di 10 secondi, 24 ore al giorno e in tutti i giorni dell’anno), senza attendere gli orari di apertura o chiusura degli sportelli bancari). Come se fosse uno scambio di monete o banconote in modo istantaneo.
Sistema che è già utilizzato all’interno di alcuni paesi europei e che verrà utilizzato sempre più in futuro, in base anche allo sviluppo dell’Euro digitale.
Un’accelerazione a questo processo è stata data sicuramente anche dallo sviluppo del progetto Diem (la moneta digitale di Facebook che dovrebbe debuttare nel corso del 2021) e che per la prima volta nella storia una società privata emette una valuta per il pagamento di transazioni digitali.
Questi colossi del web stanno entrando nel mondo finanziario, attraverso il FinTech (cioè sfruttando la tecnologia abbinata alla finanza), Amazon, Google e Apple per citare i principali sono già entrati o lo faranno in modo ancor più importante in futuro.
Di conseguenza, anche i singoli stati e le relative Banche Centrali, dovranno adattarsi a questo cambiamento.
Per adesso un Euro digitale, verrebbe inteso come strumento per le transazioni digitali, non escludendo il denaro contante, ma se guardiamo al futuro e con lo sviluppo tecnologico in atto, la strada credo sia già segnata.
Fa parte dell’evoluzione delle cose.
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