Siamo arrivati alla fine del primo semestre di quest’anno, che ricorderemo per molti aspetti.
Il conflitto in Ucraina, il forte rialzo dell’inflazione e l’impatto sui mercati finanziari.
Ripercussioni molto forti e con i mercati, sia azionari che obbligazionari, che hanno subito il più grosso calo semestrale degli ultimi 60-70 anni, se non da ancor più tempo.
Di seguito il grafico relativo al controvalore delle perdite dei mercati azionari e obbligazionari, sommati insieme, degli ultimi venti anni:
Fonte: Bloomberg/Zerohedge
Entriamo nel dettaglio e analizziamo insieme l’andamento dei vari asset.
Mercati azionari
Europa:
• Ftse Mib (Italia) -22,80%
• Euro Stoxx50 (Europa) –20,57%
• Dax (Germania) -20,24%
• Cac 40 (Francia) -17,95%
• Ibex (Spagna) -7,70%
• Ftse 100 (Regno Unito) -3,49%
• Smi (Svizzera) -17,32%
Stati Uniti:
• Dow Jones -15,31%
• S&P 500 -20,58%
• Nasdaq -29,51%
Asia:
• Nikkei 225 (Giappone) -9,92%
• Hang Seng (Hong Khong) -6,57%
• Shanghai (Cina) -6,93%
• Kospi (Corea del sud) -22,58%
• Nifty (India) -9,70%
• Asx (Australia) -12,15%
Gli unici con il segno positivo sono:
• Turchia +28,64%
• PSI (Portogallo) +8,66%
• Merval (Argentina) +7,85%
Mercati obbligazionari:
- Governativo globale -15,72%
- Governativo area Euro -12,64%
- Governativo Stati Uniti -8,90%
- Corporate globale -16,54%
- Corporate area Euro -12,39%
- Corporate Stati Uniti -14,19%
- High Yield globale -17,76%
- High Yield area Euro -14,08%
- High Yield Stati Uniti -12,27%
- Mercati emergenti in valuta forte -19,81%
- Mercati emergenti governativi in valuta locale -9,56%
Valute:
- Euro/USD -8,15%
- Euro/GBP +2,54%
- Euro/Yen +7,77%
- Euro/CHF -3,65%
- USD/Yen +17,38%
- USD/GBP +11,74%
Materie Prime:
- Petrolio WTI +39,97%
- Petrolio Brent +39,84%
- Gas Naturale +52,60%
- Oro -1,81%
- Argento -14,56%
- Rame -18,90%
- Platino -8,36%
- Mais +12,82%
- Grano +14,51%
- Soia +13,18%
- Caffè +2,49%
- Zucchero +0,76%
Rendimento dei titoli di Stato:
- Btp 10 anni 3,26%
- Btp 30 anni 3,65%
- Bund 10 anni 1,33%
- Bund 30 anni 1,61%
- Treasury 10 anni 3,02%
- Treasury 30 anni 3,19%
Questi valori danno l’idea di quello che è accaduto e di quanto sia stato forte l’impatto del rialzo dell’inflazione sui prezzi delle obbligazioni e sui rendimenti.
È sceso praticamente tutto e sono saltate tutte le correlazioni, azionario e obbligazionario sono diminuiti in ugual modo.
Adesso si parla di recessione e stagflazione, già nell’ultima settimana abbiamo visto un rialzo dei prezzi dei titoli obbligazionari governativi e un calo dei rendimenti.
I prezzi delle materie prime sono scesi e i dati sull’inflazione iniziano a dare qualche segnale in diminuzione.
Comunque è ancora presto per avere le idee più chiare su quelli che saranno gli sviluppi sui mercati finanziari, sia per i problemi legati al conflitto in Ucraina, che per i dati economici futuri.
Manteniamo sempre la visione dei nostri obiettivi in base alle nostre necessità e ricordiamoci sempre che l’andamento dei mercati è sempre in anticipo rispetto a quelli che potrebbero essere gli eventi.
Quindi, facciamoci una domanda: i prezzi delle obbligazioni stanno già scontando i futuri rialzi dei tassi che già sono stati pianificati?
In parte credo proprio di sì, però molto dipendere dall’andamento dell’inflazione se ci dovessero essere nuovi picchi.
Per chi vuole acquistare i libri, il cui ricavato andrà totalmente a favore dell’associazione Dravet Italia:
https://www.amazon.it/kindle-dbs/entity/author/B08FF1ZFV9
Quando sei in dubbio esci dal mercato, e allo stesso modo non entrarci.
William Gann