Dal 6 al 10 luglio è stato emesso un nuovo Btp per sostenere le spese inerenti la pandemia e quelle inerenti il sostegno alla ripresa proprio per questo si chiamerà BTp Futura.
Le caratteristiche, quelle definitive verranno comunicate il 19 giugno, sono le seguenti:
- Durata tra 8 e 10 anni;
- Tasso minimo garantito, verrà comunicato il 3 luglio prima dell’inizio del collocamento;
- Lotto minimo 1.000€, sarà soddisfatta la totale richiesta salvo chiusura anticipata;
- Cedole crescenti con il meccanismo step-up, aumentano con l’avvicinarsi della scadenza;
- Premio fedeltà, per chi manterrà il titolo sino alla scadenza, tra l’1% e il 3%.
- Rivolto soltanto ai risparmiatori e non a investitori istituzionali.
- Potrà essere sottoscritto in banca, presso gli uffici postali oppure on line tramite la piattaforma informatica del proprio istituto di credito.
A differenza dell’ultimo BTP Italia, che aveva un rendimento minimo garantito ma legato all’andamento dell’inflazione italiana, questa emissione avrà delle cedole crescenti prestabilite.
Il cosiddetto premio fedeltà per chi lo acquista in emissione e lo detiene fino alla scadenza, tra un valore minimo dell’1% e un massimo del 3%, sarà calcolato in base alla media del PIL (Prodotto Interno Lordo) dell’Italia durante l’arco di vita del BTP.
Per fare un esempio pratico se il titolo avrà una scadenza di 8 anni, il premio fedeltà dell’1% farà aumentare dello 0,125% la cedola annuale e dello 0,375% se sarà del 3%.
Mentre se avrà una scadenza di 10 anni, farà aumentare dello 0,10% la cedola annuale se il premio sarà dell’1% oppure dello 0,30% annuo se il premio sarà del 3%.
Le considerazioni d’investimento riguardano quelle che sono le esigenze di ognuno di noi, come per le altre emissioni con premio fedeltà un ulteriore vantaggio è nel detenere il titolo sino alla scadenza e per chi vuol remunerare la propria liquidità per non intaccare i propri risparmi dall’inflazione.
Ricordiamoci sempre che lasciare la liquidità ferma sul conto corrente, porta i nostri risparmi a ridursi per effetto dell’inflazione. Apparentemente vediamo sempre lo stesso valore, in realtà perdiamo potere d’acquisto causa l’aumento dei prezzi.
Per ulteriore precisazione in merito potete tornare all’episodio dedicato all’inflazione del 30 Giugno 2019.
Quindi indipendentemente da quelle che saranno le opzioni relative al MES oppure Recovery Fund, si sta adottando per una parte, la strada dell’emissione di titoli di Stato per finanziare la spesa per la ricostruzione e crescita del paese.
Sempre ricollegandomi a un episodio passato, la giapponizzazione dell’Europa, con la sottoscrizione dei Titoli di Stato, i risparmiatori del singolo paese aiutando lo Stato per il fabbisogno delle spese. Essendo a tutti gli effetti quelli che detengono il debito pubblico.
Se questa sarà la strada corretta lo vedremo nel futuro, come sappiamo aumentare le emissioni significa aumentare il debito pubblico perché lo Stato deve pagare maggiori interessi per rimborsarli.
Strategia che paga con la crescita economica di un Paese.
Potete iscrivervi anche al mio canale Telegram: https://t.me/FinanzaAmichevole
Un uomo con un grosso conto in banca non può essere brutto.
Zsa Zsa Gabor