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Nell’ultimo episodio abbiamo parlato delle 24 regole di William Gann, oggi analizzeremo alcuni insegnamenti di Warren Buffet. Considerato il guru di Wall Street.

Analizziamoli e prendiamoli come parte di buoni propositi, per lo meno alcuni.

Ho preso spunto, dal libro “Warren Buffet speaks” di John Wiley e figlio, alcuni insegnamenti dell’oracolo di Omaha, il soprannome di Warren Edward Buffet nato il 30 agosto 1930 appunto nella cittadina di Omaha nel Nebraska.

Cominciamo:

  •  Regola n.1: mai perdere soldi. Regola n.2: mai dimenticare la regola n.1.
  • L’investimento consiste nello scegliere, in tempi buoni, buoni titoli e restare con loro finché continuano a essere una buona compagnia.
  • Con le azioni è impossibile non guadagnare abbastanza bene. Basta vederle come pezzetti di azienda, considerare le fluttuazioni di mercato come amiche e non nemiche e approfittare della follia degli altri senza parteciparvi.
  • Se non hai troppa fretta, gli investimenti solidi e non legati a mode più o meno passeggere ti possono rendere molto ricco. O comunque non ti rendono mai povero, il che è anche meglio.
  • Se pensi di poter saltare dentro e fuori delle azioni in modo da battere la tassa dell’inflazione, vorrei essere il tuo broker, ma non il tuo partner.
  • Investire in un mercato in cui la gente crede nell’efficienza è come giocare a bridge con uno che crede che non serva guardare le proprie carte.
  • La borsa va vista come un socio d’affari psichicamente disturbato. Questo partner è il signor Mercato, che si presenta ogni giorno offrendoti di acquistare le tue azioni o vendertene. Per quanto pazzesca sia l’offerta e per quanto spesso venga respinta, lui ritorna sempre ogni giorno. La morale è che il signor Mercato è il tuo servo, non la tua guida.
  • Non cerco mai di far soldi in borsa. Acquisto come se dovessero chiuderla domani e non riaprirla per i prossimi cinque anni.
  • Si può predire che la gente che opera in borsa avrà sempre tre atteggiamenti: avidità, paura e follia. Ma non si può prevedere la sequenza.
  • L’investimento deve essere razionale. Se non capisci, non agire.
  • La gente sbaglia perché considera più il prezzo che il valore. La ragione più stupida del mondo per acquistare un’azione è il fatto che la sua quotazione sta salendo.
  • Quando si acquista, non importa che il livello di prezzo sia il più basso possibile. Basta che sia inferiore al valore che tu attribuisci oggi all’azienda, che deve essere guidata da gente onesta e competente. Così si fanno i soldi.
  • La maggior parte della gente si interessa alle azioni quando tutti lo fanno, mentre bisogna interessarsene quando non lo fa nessun altro. Non si può acquistare quello che è popolare e fare soldi.
  • Faccio il massimo affidamento sulla certezza. Per me la semplice idea del fattore rischio non ha senso. Se non ti comporti così ti assumi un notevole rischio. Tuttavia non è mai azzardato acquistare azioni a una frazione di quanto valgono.
  • All’opportunità di arricchirsi lentamente, la gente preferirebbe un biglietto della lotteria (presumibilmente) vincente con estrazione la settimana prossima.
  • Le grandi opportunità di investimento si presentano quando aziende eccellenti si trovano alle prese con circostanze insolite che impediscono una corretta valutazione del titolo.
  • Non basiamo mai i nostri elementi di giudizio sui rating. Se volevamo che fossero Moody’s e Standard & Poor’s a gestire il nostro denaro, lo avremmo consegnato a loro.
  • Io non mi coinvolgo mai in 50 o 75 cose. Sarebbe un investimento stile arca di Noè: alla fine hai uno zoo. Preferisco destinare a poche cose notevoli quantitativi di denaro.
  • L’ideale sono le industrie in cui i cambiamenti sono limitati. Prendiamo la gomma da masticare: la gente mastica oggi proprio come 20 anni fa. Nessuno ha inventato una nuova tecnica.
  • Perché mai dovrei acquistare immobili quando la borsa è così facile?

Per chi vuole acquistare il libro, il cui ricavato andrà totalmente a favore dell’associazione Dravet Italia:
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Il prezzo è quello che si paga, il valore è quello che si ottiene.
Warren Buffet

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