Lo scorso 10 gennaio la SEC (Securities and Exchange Commission), cioè l’equivalente americano della nostra Consob, ha approvato la quotazione sul mercato di 11 ETF spot sui Bitcoin.
Questa decisione, già lungamente attesa dagli investitori del settore, rappresenta una svolta storica per il mondo delle criptovalute. Con la sua prima valuta e il simbolo di questo mercato che ha ricevuto un bel regalo di compleanno ottenendo questa pietra miliare, pochi giorni dopo aver recentemente festeggiato i 15 anni dalla sua nascita.
Prima di addentrarci ulteriormente nell’impatto di questa approvazione, vale la pena riprendere in considerazione di cosa stiamo parlando quando parliamo di ETF.
Acronimo di Exchange-Traded Fund, sono fondi d’investimento negoziati in borsa con cui è possibile investire in una vasta gamma di asset, tra cui azioni, obbligazioni, materie prime e valute. Sono simili ai fondi comuni di investimento, ma hanno la caratteristica di essere quotati in borsa. Ciò significa che possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento durante la giornata di negoziazione, con la conseguente flessibilità che può attrarre gli investitori.
Nel caso degli ETF spot sui Bitcoin, si tratta di fondi che investono direttamente in questa criptovaluta, acquistandola e vendendola direttamente sul mercato.
Quest’approvazione da parte della SEC è importante per diversi motivi. Innanzitutto rende più accessibile agli investitori istituzionali e al dettaglio l’esposizione al Bitcoin. Oltre a potenzialmente contribuire a un aumento della liquidità del mercato in questione.
Questa notizia è stata salutata dagli investitori come un segnale positivo per il mercato dei Bitcoin. Basti pensare che, come evidenziato da Forbes https://www.forbes.com/sites/digital-assets/2024/01/11/bitcoin-etf-scorecard-grayscale-tops-trading-volume-but-how-much-were-redemptions/?sh=237e96e32092, solo pochi giorni dopo il lancio di questi ETF era già stato registrato un volume di scambio pari a circa 4,6 miliardi di dollari. Con l’ETF Bitcoin Trust che da solo portava quasi la metà del totale: 2,33 miliardi.
Quel volume è già aumentato enormemente. I dati raccolti nei giorni successivi da James Seyffart https://twitter.com/JSeyff/status/1747366266166206505, analista di Bloomberg Intelligence, riportano un volume di investimenti che, a tutto il 16 gennaio, è pari a quasi 10 miliardi di dollari.
Tuttavia, con l’annuncio di queste novità che sanno di rivoluzione, non dimentichiamo che tutto ciò, oltre ai pro e alla circolazione di denaro innegabile che è uscita in questi primi giorni, potrebbe portare anche dei potenziali contro.
Innanzitutto stiamo parlando pur sempre di qualcosa collegato a una criptovaluta, un asset che è sempre stato caratterizzato da una volatilità fortissima e una forte speculazione. Questi ETF potrebbero ridurre quest’ultima, ma anche incoraggiarla in caso di calo del valore del Bitcoin. Basti pensare che, in previsione del lancio di questi prodotti, era salito bruscamente ma due giorni dopo l’approvazione della SEC era già sceso dell’8%.
Inoltre, essendo ETF lanciati in un momento di popolarità, potrebbero ripetere l’errore di molti fondi tematici del passato, venendo creati ed acquistati in un momento di picco prima di un loro potenziale calo fisiologico, come è avvenuto in passato.
È stato così dai fondi internet della fine degli anni ’90 ai fondi green, cannabis, spaziali e alle Spac del 2021. Tanto che alcuni big della finanza come la società d’investimenti Vanguard hanno già preso le distanze da questi nuovi prodotti, esprimendo un’opinione diversa dall’euforia di molti altri.
Quest’approvazione resta comunque una svolta storica per il mercato delle criptovalute. Si tratta anche di un altro segnale, non il primo, che le istituzioni finanziarie non possono più ignorare questo mondo, da sempre lasciato un po’ più “isolato” rispetto al mercato azionario e obbligazionario, con generalmente meno regolamentazioni e molta più speculazione.
Se questi nuovi fondi saranno un successo a lungo termine e magari faranno anche da trampolino di lancio per la creazione di nuovi prodotti sul mercato collegati al mondo cripto, è ovviamente presto per dirlo. Dopo solo una settimana e mezzo non è possibile vedere un valore già maggiormente stabile, forse fra qualche mese potremmo dare una risposta più sicura.
La prudenza rimane d’obbligo, ma sicuramente questo è un ambito su cui prestare attenzione, poiché potrebbero emergere nuove e interessanti opportunità di cui parlare nel futuro.
La dinamica in costante evoluzione del mercato delle criptovalute continua a offrire spunti di riflessione e analisi da fare, sia nel bene che nel male, per gli anni a venire.
Per chi vuole acquistare i libri, il cui ricavato viene totalmente devoluto in beneficenza:
https://www.amazon.it/kindle-dbs/entity/author/B08FF1ZFV9
Adesso puoi anche dialogare con il mio “Gemello Digitale“, per chiedere le informazioni che ti servono in materia di educazione finanziaria. Clicca sul seguente link: Digital Twin
Non puoi prevedere, ma ti puoi preparare.
Henry Stacy Marks